Geppo, ilbuon diavolo. Uno dei personaggi che più hanno allietato i ragazzi degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Buon diavolo perché Geppo è proprio buono di indole e tutto quello che fa provoca una grossa arrabbiatura di sua Maestà Satana perché tutte le cattive azioni che gli affida lui riesce a convertirle in buone azioni.
Geppo è in origine un angelo, non proprio fortunato, che a causa di uno svenimento precipita all’inferno proprio quando è in atto la ribellione di Satana diventando così un diavolo.
La bontà dell’angelo però rimane dentro la sua anima e in quel terribile luogo si dà da fare per aiutare i dannati a sopportare le loro pene; ecco che si scatena la collera di Satana che vorrebbe fare di Geppo un diavolo cattivo come gli altri, ma non ci riuscirà mai.
Il personaggio nasce su Trottolino e la “Enne” dimensione nel dicembre 1954 per le Edizioni Bianconi fino al 1974 per poi essere ceduto all’Editrice Grafica Editoriale Metro che continuerà la testata fino al 1992. Graficamente è inventato da Giovan Battista Carpi assieme a Giulio Chierchini che ne porterà avanti le storie fino al 1956. Poi si alterneranno altri disegnatori conosciuti come Pierluigi Sangalli e Sandro Dossi.
C’è una seconda versione di come Geppo sia arrivato all’inferno: in una storia si scopre che Geppo doveva essere portato in Paradiso da una cicogna ubriacona che invece di portare a termine la sua missione lo cede a Satana per un fiasco di vino.
Qualunque delle due versioni sia la più accettabile rimane il fatto che la missione del simpatico e pasticcione buon diavolo sembra sia solo quella di far imbestialire sua Maestà Satana.
Simpatici sono anche i comprimari. Nelle prime storie Geppo è affiancato nelle sue esilaranti avventure da Tomeo, uno studente sfaticato, le cui azioni spesso danno inizio alle storie; in seguito lascerà il posto ad altri personaggi come Salvatore, il serpente tentatore, che si diverte a prendere in giro il nostro buon diavolo e fa di tutto per trasformare Geppo in un diavolo vero fallendo sempre l’obiettivo, poi c’è Caligola il gatto di Satana che si diverte a fare ai più deboli, e il primo di questa lista è proprio Geppo, gli scherzi più malvagi suggeritigli dalla sua anima perversa.
Geppo ha anche una fidanzata segreta e chi può essere se non la figlia di sua Maestà Satana. Lei ha un carattere molto diverso dal padre tanto che in una storia la si vede lavorare in un asilo come maestra; il padre ne è sicuramente all’oscuro.
Per ultimo ricordiamo Berlicchio, un giovane diavolo che Satana ha trovato in un sacco sulla porta di casa; avendo sempre desiderato un figlio maschio lo addotta e sogna di farlo diventa
re suo erede.
Geppo è stato molto amato dai ragazzi degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta e gli editori non si sono fatti pregare per proporre sul mercato dei volumi antologici con le più belle storie del personaggio.