BRICIOLE DI FILOSOFIA 18° PUNTATA – dialogo di Carlo Della Bella

….. Mi farebbe piacere.

FILOSOFO – Pensavo ancora a Nietzsche che sul finire dell’Ottocento, con la chiaroveggenza del profeta e del folle, aveva descritto la crisi epocale incombente, che forse noi stiamo ancora attraversando. La metafora della morte di Dio, eclissi di ogni dimensione trascendente non solo religiosa, ne riassume simbolicamente la vastità: l’uomo contemporaneo si ritrova a fare i conti con la propria esistenza, senza protezioni, privo di riferimenti, se non inaffidabili e mutevoli, per lo sfaldarsi di certezze secolari.

COLLEGA – E che cosa può fare, dove può trovare rifugio? É come se guardandosi intorno non riuscisse a vedere più niente se non la propria desolazione.

FILOSOFO – Dici bene. Lo attanaglia il terrore del vuoto, del nulla. L’accettazione dell’esistenza diventa difficile e problematica.

COLLEGA – Questo Nietzsche non sembra vissuto tanto tempo fa.

FILOSOFO – Alcuni filosofi, pochi, hanno questo dono.

COLLEGA – E cosa dovrebbe fare secondo lui questo povero uomo contemporaneo messo alle strette, che non sa più che pesci pigliare?

FILOSOFO – Se non si vede uno scopo, perché continuare a vivere? Qui sta il nodo. Mi dirai che si può continuare a farlo, lasciarsi esistere perché l’altra scelta, il suicidio, non è da tutti, costa fatica e coraggio. É vero. Ma che vita è? Anche se è quella che non pochi si rassegnano a vivere.

COLLEGA – Ma come fa uno a trovare uno scopo nella vita? Succede che non sia capace di vederlo e che niente, famiglia, società, chiesa, valga più ad indicarglielo, come invece accadeva in passato.

FILOSOFO – É proprio questa la situazione che ha prodotto la crisi epocale profetizzata da Nietzsche. Qui si apre il problema di fondo: qual è lo scopo, il fine dell’esistenza umana, ammesso che ce ne sia uno?

COLLEGA – Al solito, mi dirai che dalla filosofia non devo aspettarmi risposte o soluzioni.

FILOSOFO – É così, in un certo senso. Anche se certi filosofi possono offrirci molto per poterla trovare noi una risposta, che sia nostra e vada bene per noi. Questo è importante nella vita, percorrere un nostro sentiero, non seguire quello tracciato da altri.

COLLEGA – Cosa ci propone allora il nostro Nietzsche?

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