CHE COS’E’ UN ICTUS – tratto da Butterfly Lab, Vicenza

Dal Ministero della Salute del 2022 apprendiamo che in Italia ogni anno si registrano circa 90.000 ricoveri dovuti all’ictus cerebrale e che il 20-30% di questi pazienti muore entro un mese dall’evento e il 40-50% entro il primo anno tanto che

l’ictus cerebrale rappresenta nel nostro Paese la terza causa di morte e la prima di disabilità. Solo il 25% dei pazienti guarisce completamente.

Lictus, noto anche come infarto cerebrale, indica una chiusura (ictus ischemico) o una rottura (ictus emorragico) di un’arteria cerebrale con un conseguente arresto delle funzioni cerebrali dovuto all’interruzione o alla riduzione dell’apporto di ossigeno e dei nutrimenti portati dal sangue (ischemia).

Quando si verifica un’interruzione dell’apporto di sangue ossigenato oppure un travaso di sangue in un’area dell’encefalo, avviene la morte delle cellule nervose di quell’area e, di conseguenza, la perdita delle funzioni neurologiche controllate da quell’area.

Una delle conseguenze più comuni dell’ictus riguarda le funzioni motorie con la perdita di controllo o la paralisi di una parte del corpo e queste disabilità possono rendere difficili o addirittura impossibili attività quotidiane come camminare, vestirsi o mangiare autonomamente.
Inoltre, solitamente i pazienti post-ictus sperimentano contemporaneamente anche altri disagi come l’afasia, un disturbo caratterizzato da un’alterazione della comprensione o dell’espressione delle parole o degli equivalenti non verbali delle parole, disturbi visivi e disturbi
cognitivi come perdita di capacità attentive, problemi di memoria, di concentrazione e di problem-solving.

Di solito la possibilità di incappare in un ictus avviene dopo i 50 anni di età in particolare nelle donne ma ci sono dei fattori che ci espongono a una maggiore probabilità come il fumo, abuso di alcolici e di droghe, sovrappeso con alimentazione sregolata e sedentarietà, diabete mellito e ipercolesterolemia.

L’ictus spesso esplode in maniera improvvisa ma potrebbero essere presenti alcuni segnali precedenti come il mal di testa, vertigini e capogiri, difficoltà nel linguaggio e nella comprensione, paralisi facciale parziale o totale, fatica a muovere gli arti.

A volte questi sintomi compaiono solo per alcuni minuti per poi scomparire sono cioè attacchi ischemici transitori (TIA). In questi casi è importantissimo rivolgersi d’urgenza dal medico o recarsi al pronto soccorso, essendo importanti segnali di possibile ictus ma anche di arteriosclerosi e infarto cardiaco.

Si stima che circa un terzo delle persone che presenta un TIA in futuro andrà incontro ad un ictus.

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