Per tutti quelli nati qualche anno fa, Carosello fa parte dei ricordi d’infanzia, un qualcosa che
appartiene alle cose di famiglia perché la frase “a letto dopo Carosello” era ricorrente nella vita di tanti
ragazzi e ancor oggi è rimasta parte del linguaggio parlato.
Per gli amanti della storia del costume italiano Carosello è stato un programma della televisione che
andava in onda ogni giorno intorno alle 21 dal 1957 al 1977, stiamo parlando cioè della televisione
ancora in bianco e nero e con un solo canale. Allora il televisore era un grande e pesantissimo cassone di
legno appoggiato su un carrello posizionato nel soggiorno o nel tinello di casa.
Carosello consisteva in una serie di filmati della durata di 1 minuto e 45 secondi seguiti da un “codino”,
della durata di 30 secondi che era il vero messaggio pubblicitario. Ogni Carosello veniva introdotto
dall’apertura del sipario con accompagnamento di una specie di fanfara.
Questa trasmissione era così popolare tanto da raggiungere nel 1976 circa 19 milioni di telespettatori (
oggi diremo lo share ) e grandi attori, registi, cantanti avevano prestato la loro opera. Come non
ricordare l’infallibile ispettore Rock per la brillantina Linetti, l’Uomo in ammollo per il detersivo
Biopresto che afferma che “non esiste sporco impossibile!”, il salto della staccionata per l’olio Sasso, il
motivetto E la pancia non c’è più…!, l’Uomo Plasmon, il tavolino in mezzo al traffico per la Cynar, “con
quella bocca può dire ciò che vuole”, ( dentifricio Chlorodent ).E ancora personaggi d’animazione come
Calimero, Topo Gigio, l’omino con i baffi ( caffettiera Bialetti ), Ulisse e l’ombra ( caffè Hag ), il vigile e
il foresto ( dado Lombardi ), Caballero e Carmencita ( caffè Lavazza ) e tanti altri.
Che nostalgia!!