CORTO MALTESE – DAL LIBRO “ IL FUMETTO. LE SUE ORIGINI E LA SUA DIFFUSIONE IN ITALIA “ DI DARIO FONTANA

Il gentiluomo di fortuna che abbiamo conosciuto attraverso l’opera di Hugo Pratt, ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo e continua ad avere il suo richiamo anche presso le giovani generazioni. È diventato nel tempo un personaggio di culto, un mito letterario.

Corto, che in un dialetto spagnolo significa “svelto di mano” è un antieroe che non punta alla ricchezza, ma le preferisce la libertà. È un viaggiatore che nelle sue avventure ci porta a viaggiare verso luoghi poco conosciuti, ma affascinanti, in ogni parte del mondo.

Il marinaio con l’orecchino nasce nel 1967 sul numero 1 di Sgt. Kirk, una rivista contenitore che presenta diverse storie a puntate di autori diversi. Qui troviamo la prima puntata del romanzo “Una ballata del mare salato”, un’avventura corale che farà scoprire la grandezza del suo autore Hugo Pratt. Nella storia il marinaio figlio di una gitana vi compare appena alla quarta tavola e non è riconosciuto subito come il protagonista dell’avventura perché è legato ad una zattera buttata a mare dall’equipaggio della sua nave, dedita al contrabbando, che aveva deciso di vendere in proprio il carico di armi che trasportava.

Lo scambio di battute con il comandante della nave che lo soccorre, l’amico/nemico capitano Rasputin, è impostato sul registro ironico.

I lettori cominceranno a conoscere Corto Maltese un po’ alla volta. Contrabbandiere per necessità e non certo per vocazione prenderà sempre, come tutti gli eroi positivi, le parti dei più deboli.

La sua lunga e complicata avventura, che si svolge nelle acque del Pacifico del Sud negli anni immediatamente precedenti la guerra mondiale e che continuerà fino al 1915, a guerra ormai iniziata da tempo, finirà nel n°20 della rivista dopo ben 165 tavole.

I critici accolgono subito il lavoro di Hugo Pratt in modo molto favorevole; uno dice che il volume della Ballata “dimostrerà al grande pubblico come una storia a fumetti possa avere la stessa intensità e la stessa ampiezza di respiro di un romanzo scritto”, un altro osserva che per la prima volta in un romanzo a fumetti l’agire veniva sospeso mentre i personaggi pensavano, meditavano, aspettavano, si riposavano.

Nei progetti di Pratt Corto Maltese doveva essere il personaggio di questa sola storia. Lo si deduce da molti indizi che l’autore dissemina nello svolgimento del romanzo e infatti per tre anni non si hanno nuove storie del marinaio.

Durante il salone di Lucca del 1970 Pratt riceve la proposta da parte del caporedattore di un giornale a fumetti francese di produrre qualche storia per loro. Il disegnatore, che in quel momento non ha grossi carichi di lavoro, accetta non sapendo però cosa il settimanale volesse da lui. Durante il viaggio in treno verso la Francia pensa a cosa proporre alla direzione del giornale e gli viene l’idea di recuperare il personaggio del Maltese per creare qualche nuova storia.

L’avventuroso marinaio diventa così protagonista di ventuno storie brevi prodotte per la Francia, e che solo successivamente saranno riproposte in italiano, storie che saranno seguite da altre otto di foliazione più importante. Cosi e nato per la seconda volta e in modo definitivo Corto Maltese e così Hugo Pratt e diventato quel maestro che conosciamo celebrato in tutto il mondo

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