Elsa Morante : scrivere per vivere

Elsa Morante, scrittrice e poetessa, è nata nel 1912 a Roma nel quartiere popolare del Testaccio, da una famiglia umile in cui c’erano altri tre fratelli. Nella sua vita esisteva anche un padre biologico che morì suicida quando Elsa aveva 31 anni.

La passione per la scrittura iniziò da giovanissima tanto che il Corriere dei Piccoli pubblicò diverse sue favole per bambini . Iscritta alla Facoltà di Lettere riuscì a pubblicare racconti brevi su testate importanti usando anche pseudonimi maschili.

Nel 1936 ebbe una tormentata storia d’amore con Alberto Moravia, già famoso autore de La noia e Gli indifferenti, che in lei vide un’anima affine per condividere le tristezze e le malinconie vissute rispettivamente prima di conoscersi. I due si sposarono nel 1941 e Elsa pubblicò il suo primo vero libro “ Il gioco segreto “ ma nel 1943 abbandonarono Roma in seguito alle persecuzioni fasciste e si rifugiarono a Fondi, un piccolo paese nella campagna di Latina, ma da questa esperienza Moravia trasse il romanzo La Ciociara e la Morante la descrisse nel suo libro La Storia, definito il più bel romanzo del Novecento.

Ma il loro matrimonio cominciava a scricchiolare fino alla separazione nel 1961.

Nel frattempo la Morante scrisse “Le coppie di letterati sono una peste “ e il più conosciuto ” Menzogna e Sortilegio “. Nel 1957 per Einaudi uscì “ L’isola di Arturo “ con l’assegnazione del prestigioso Premio Strega e l’anno dopo per Longanesi, una raccolta di 16 poesie “ Alibi “.

In seguito Elsa ebbe una relazione burrascosa con il regista Luchino Visconti e poi con un giovane pittore americano Bill Morrow che morì tragicamente nel 1962 cui la scrittrice dedicherà la poesia “ Addio “ cercando di lasciarsi morire rifiutando il cibo. Con l’aiuto di Moravia, dopo un anno, ricominciò a scrivere.

Troviamo così nel 1963 “ Lo scialle andaluso “, una raccolta di racconti, nel 1965 il saggio “ Pro e contro la bomba atomica e nel ’68 “ Il mondo salvato dai ragazzini “. Nel 1971 cominciò a scrivere il suo libro più importante “ La Storia “ che vide la luce nel 1974 con un grande successo di vendite, fama internazionale ma anche feroci critiche.

Donna ormai sola e sempre più malinconica, Elsa Morante nel 1982 scrisse il suo ultimo romanzo “ Aracoeli “ ma durante la stesura fu costretta a lungo a letto causa la frattura del femore. Essendo una fumatrice accanita, si ammalò gravemente e tentò il suicidio nel 1983.

Ricoverata in clinica, fu sottoposta a una complessa operazione chirurgica che la portò a perdere l’uso delle gambe e nel 1985 morì d’infarto a 73 anni.

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