“Faccio bene o faccio male a far vedere la televisione al mio caro con demenza?” – di Claudio Scalzo, Daria Antonietti – équipe formativa de LA TV DEI RICORDI

In quasi tutte le case e in tutte le strutture residenziali la televisione è presente. Spesso usata più dai caregiver come sottofondo nelle loro attività quotidiane o con l’idea che la persona accudita non si senta sola.

Avere accesa una televisione nello spazio in cui è presente una persona con disturbi neurocognitivi può provocare diverse reazioni. Si potrebbe osservare la persona che dorme davanti alla televisione o guarda nel vuoto, senza nessuna interazione con lo strumento. Altrimenti si potrebbero registrare allucinazioni, ovvero chi guarda confonde il contenuto visto o ascoltato in TV dalla realtà, pensando che sia reale. Le immagini spesso veloci, con contenuti spesso conflittuali, possono agitare la persona con demenza fino a portarla all’aggressività.

Da questa panoramica si potrebbe, pensare che l’opzione più saggia sia quella di tenerla spenta. Invece un uso consapevole e mirato sulla persona e la sua storia può trasformare la televisione come una opportunità di stimolazione cognitiva e come una possibilità per entrare in relazione con l’altro.

Dal 2011 all’interno della RSA. S. Camillo di Carugate, su sollecitazione del Direttore Sanitario FRANCESCO SALERNO, ho p

ensato quale alternativa potessi proporre al tradizionale utilizzo della televisione. Così nasce il progetto “La TV DEI RICORDI”.

Attraverso la TV dei Ricordi, la persona viene sollecitata a guardare un’immagine, un video, ad ascoltare una melodia o canzone per lei significativa e che riguardi il periodo prepatologico.

L’attività̀ l’aiuta ad aprirsi alle relazioni, stimolando la memoria rievocativa e donando la possibilità̀ di recuperare parte dell’entusiasmo verso il vivere quotidiano.

Perché l’oggetto televisione diventi uno strumento terapeutico è necessaria una formazione adeguata che miri ad un utilizzo personalizzato su ciascun fruitore, basato sulla storia personale e sulla somministrazione di filmati che vadano a ridurre i disturbi comportamentali.

Pensiamo sia importante, in particolare nelle RSA, che la formazione avvenga in modo stratificato su tutte le figure coinvolte nell’assistenza (infermieri, educatori, fisioterapisti, ASA, OSS, addetti alle pulizie…).

 

La “TV DEI RICORDI” utilizza le tecniche di musicoterapia che sollecitano il moviment

o finalizzato, il senso ritmico e melodico. Per il dialogo viene utilizzato il metodo dell’Approccio CapacitanteÆ del dott. Pietro Vigorelli, che si basa sul mettere al centro la parola e sul riconoscimento delle competenze elementari, delle identità molteplici e dei mondi possibili.

  In geriatria è una modalità d’intervento che vuole creare nelle RSA un ambiente in cui ciascuno possa esercitare le compete

nze così come può, senza sentirsi in errore, con l’obiettivo di favorire una convivenza sufficientemente felice tra ospiti, operatori e familiari.

La formazione ne “LA TV DEI RICORDI” mira a fornire un approfondimento teorico dello strumento (metodologie, casi empirici, risultati ottenuti). Dare indicazioni per l’utilizzo della TV dei Ricordi nella cura di persone anziane con demenza, come prevenzione dei disturbi comportamentali, strumento ri-riattivatore e di stimolazione di attività prassiche, di relazione; e il recupero, anche se in parte, del senso ritmico.

 

Insegnare ai partecipanti la corretta metodologia per selezionare, valutare e monitorare nel tempo i casi. Fornire un’analisi degli aspetti organizzativi che supportano il mantenimento del percorso di cura nel tempo. Ampliare le riflessioni, mostrando l’applicabilità della TV dei Ricordi ai diversi contesti di cura.

 

 

 

 

 

Claudio Scalzo, Daria Antonietti – équipe formativa de LA TV DEI RICORDIÆ

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