FORZA JOHN – dal libro “ Il fumetto. Le sue origini e la sua diffusione in Italia “ di Dario Fontana

Si era agli inizi della diffusione della nuova forma editoriale del fumetto: l’albo a striscia. Un formato pensato dagli editori per risparmiare sul costo della carta che all’epoca era altissimo e che aveva avuto il suo debutto italiano con Gli Albi Tascabili di Topolino nel 1948 delle Edizioni Mondadori (foto 1)

Un formato amatissimo dai ragazzi dell’epoca perché presentava alcuni vantaggi; oltre alla lettura breve e il facile scambio con gli albi degli amici le misure contenute permettevano di nascondere l’albo nei libri scolastici o nei quaderni per sfuggire ai controlli delle madri che non vedevano con favore la lettura dei fumetti da parte dei propri figli: il tormentone del periodo era “non leggere i fumetti che non impari l’italiano”. Nonostante ciò l’albo a striscia avrà un buon successo per quasi trent’anni.

La collana del Tex e Sciuscià seguono a ruota la collana mondadoriana e giusto un anno dopo l’uscita di questa, allegato all’Intrepido che allora era ancora nel formato giornale, troviamo il primo della serie Forza John (fig. 2). Un albetto a striscia, di 36 pagine in bianco e nero, che veniva dato in omaggio ai lettori del settimanale allegandolo alle pagine centrali dello stesso.

Il bel disegno, che oggi potremmo accostare allo stile della linea chiara, per intenderci quello stile del disegno di area franco belga che è nato con il fumetto di Tintin, è opera di Erio Nicolò che sarà poco dopo conosciuto come grande disegnatore di Tex.

La storia racconta di un giovane cadetto dell’aviazione militare degli Stati Uniti, John Graham, che vive le sue avventure in giro per il mondo, ma particolarmente in Africa e nell’Estremo Oriente che evocavano nell’immaginario dei giovani dell’epoca l’esotismo nella sua più alta potenzialità.

Nelle sue avventure è affiancato da molti personaggi fra i quali si ricorda con maggior simpatia lo strampalato giornalista Palissandro Giacinto Livingston conosciuto meglio come Pal (fig. 3) dalla fluente capigliatura scompigliata a cui è affidata la parte comica delle avventure perché si mette spesso nei guai.

Gli attori che girano attorno alla figura del cadetto, poi promosso sottotenente, sono molti:

c’è l’immancabile fidanzata che qui si chiama Linda che però non avrà il compito di solito riservato alle compagne del protagonista cioè la parte di quelle che si mettono sempre nei guai per dar modo all’eroe di metterle in salvo. La sua partecipazione alla storia sarà discreta.

ci sono i molti amici del cadetto come il dottor Sam il cui nome completo è Sam Harper con Lolita, la sua fidanzata e sempre in tema di coppia ci sono il marinaio Conterios con la moglie Rosaria. (fig. 4)

Anche la famiglia di John partecipa alla storia con la madre Martha e la sorella Prissie. (fig. 5)

Indimenticabile il pappagallo Geremia a cui piace bere e fare dispetti ma che spesso crea all’interno delle storie una bella confusione. È l’inseparabile compagno di Conterios.

Ci sono anche i cattivi in questa storia, il primo e è probabilmente il più pericoloso è Gonsalvo de Cordoba

Nella quarta pagina di copertina venivano presentate delle figurine che mostravano il cadetto vestito in modo caratteristico. (fig. 6)

Nel complesso i molti personaggi danno vita ad un racconto scorrevole che però nello svolgimento delle avventure ha il limite del formato dell’albo: in trentasei strisce è difficile elaborare una trama complessa.

Le avventure del cadetto John Graham hanno avuto presso i ragazzi dell’epoca un notevole successo dimostrato dal fatto che dopo due lunghe serie a striscia il personaggio è stato trasferito all’interno dell’Intrepido che si era trasformato nel frattempo da giornale a libretto.

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