Ritrovo alle sette del mattino… programma 50 km andata e 50 al ritorno…sosta per una pastasciutta a metà strada…piatto unico prescritto non dalla dietetica ma dalle
modeste finanze degli sportivi !!
I moderni super-attrezzati ciclisti forniti di guanti, caschi, pantaloncini imbottiti, magliette traspiranti, borracce con sali minerali,Gatorade e tavolette energetiche avrebbero considerato quei ragazzi una specie di armata Brancaleone.
Pantaloni a coste, meglio alla zuava, berrettino da sole, borraccia da riempire alle fontane lungo la strada…
Pedalare,fatica, sudore, faccia rossa e lingua in fuori, la camera d’aria sotto la sella, orecchie al cambio e alla catena…
All’inizio qualche sprint improvvisato per sondare la forza degli altri, alzarsi sui pedali in salita quasi a conquistare il premio della montagna come al Giro d’Italia.
Piste ciclabili? Andava già bene se le strade erano parzialmente asfaltate .. certo che qualche volta – al ritorno- c’era un certo bruciore dalle parti della sella.. ma vuoi mettere il gusto di avercela fatta e magari di prendere in giro la maglia nera del gruppo??
Ora ognuno di questi ragazzi ha preso la propria strada e potrebbe raccontare la sua storia personale, ma le esperienze remote della giovinezza, i ricordi, le emozioni hanno lasciato un’impronta sul loro futuro di uomini.