Il fazzoletto di stoffa

I fazzoletti di carta che fanno parte della nostra quotidianità sono nati dalla Kleenex in America nel 1920 come salviette per levare il trucco. Hanno solo 100 anni di vita mentre il fazzoletto di stoffa ha una storia secolare che parte dagli Egizi agli antichi Romani in poi.

Ma è nel 1800 che il fazzoletto diventa simbolo di signorilità e pegno d’amore, e prende la forma quadrata in quanto unica elegante e pratica al tempo stesso.

Viene realizzato in tessuti preziosi, rifinito con pizzi e ricami e personalizzato da stemmi e cifre.

Ma facendo un grande salto veniamo al Novecento in cui il fazzoletto di stoffa era un accessorio indispensabile per gli uomini e per le donne. I signori maschi ne portavano sempre uno pulito in tasca per soffiarsi il naso, per pulirsi la bocca o le mani o, per i più galanti, come un’arma di seduzione in più, da prestare a una donna negli eventuali momenti di commozione. Il tessuto era di cotone con degli intrecci di righe in raso e per i più raffinati venivano ricamate le proprie iniziali.

Ogni donna aveva un fazzoletto nella propria borsetta e che fazzoletti! Piegati a triangolo, In cotone finissimo o in lino, con orlo fatto a mano, ricamati e decorati con piccoli fiori e impreziositi da una goccia di profumo . Venivano usati per detergere delicatamente il naso, per asciugare qualche lacrimuccia, per correggere il trucco o la sbavatura del rossetto. In casa venivano riposti nel cassetto insieme ad un sacchetto di lavanda.

Una volta facevano parte del corredo della sposa o venivano regalati in eleganti confezioni.

La superstizione però si è messa di traverso suggerendo che regalare fazzoletti portava lacrime e l’unico antidoto era dare un centesimo al donatore per ripagarlo in maniera simbolica

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