In Inverno

“ Hai messo la maglia di lana ?” ; “ Ti sei messo il berretto ?; “ Metti la sciarpa sulla bocca che ti entra l’aria fredda “ ; “Stai attento, non prendere freddo”; “ Copriti bene la schiena “

Chi di noi non ha sentito queste frasi profferite quasi in modo ossessivo dalle nostre mamme appena i mesi invernali facevano il loro ingresso nelle nostre giovani vite. Quella volta non c’erano i morbidi e caldi piumini di adesso ma dei grossi e pesanti cappottoni che impedivano a noi ragazzi di muoverci con disinvoltura facendoci sudare velocemente con l’apporto della grossa maglia di lana a maniche lunghe che suscitava un fastidioso prurito incollata come era sulla pelle. Ma subito tuonava un altro imperativo materno che era quello di non sudare ma, giocando a nascondino o rincorrendoci, era impossibile ubbidire. Le mamme avevano ragione che l’inverno è la stagione dei malanni , delle otiti e dei raffreddori ma ignoravano che ciò è un fatto assolutamente normale nel corso dello sviluppo anzi il sistema immunitario ha bisogno di essere stimolato per crescere bene. Così queste consuetudini complicavano la vita più delle malattie stesse perché il colpo d’aria, di vento o di freddo non fa certo venire la bronchite come spesso si sente dire, anzi la probabilità di respirare goccioline infette è molto più alta in un ambiente piccolo, poco areato, dove respirano più persone e dove magari c’è il riscaldamento acceso che secca le mucose respiratorie, riducendone le naturali capacità difensive.

L’aria aperta è il posto migliore per proteggere i bambini soprattutto perché c’è il sole, la luce. Il sole è il più grosso disinfettante della natura, il miglior antibiotico.I suoi raggi, ma non quelli che passano attraverso i vetri, uccidono un gran numero di germi e virus o interferiscono con la loro crescita.

Ma perché allora ci si ammala di più in inverno che in estate? Non succede perché fa freddo, ma perché, a causa del freddo, ci chiudiamo in casa, accendiamo il riscaldamento e stiamo in locali piccoli e affollati, in città sempre più inquinate. Sarebbe il caso di chiamarle malattie da affollamento piuttosto che malattie da raffredamento

Allora, se adesso siamo diventati nonni, non ripetiamo gli errori delle nostre mamme e interrompiamo queste catene generazionali mettendo a frutto le conoscenze della attuale medicina pediatrica

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