INDOVINA LA MIA ETÀ… SE CI RIESCI

Il medico Olivier Courtin dopo aver lavorato come chirurgo ortopedico, nel 1984 inizia a collaborare con l’azienda di famiglia Clarins , creata dal padre Jacques nel 1954, contribuendo alla creazione di una rete di laboratori di ricerca fondamentali.

Durante la sua pratica medica, si convinse che la salute e l’aspetto della pelle dei suoi pazienti dipendevano più dal loro stile di vita, dal cibo, dal sonno che dalla loro età cronologica.

Nel 2007 si circonda di un team di specialisti per la cura della pelle che, oltre a trattare i sintomi visibili dell’invecchiamento cutaneo, affrontano le cause profonde di questo processo tenendo conto dello stile di vita di ciascun individu e delle sue emozioni. Dunque per il dottor Courtin la bellezza è il riflesso di un equilibrio globale tra pelle, corpo e mente. Viene data grande importanza a una scienza emergente dalla biologia, l’epigenetica che studia l’influenza dell’ambiente sull’espressione dei nostri geni dove solo il 15% dei nostri geni (ereditari) programmano il nostro funzionamento e il nostro invecchiamento. Il restante 85% è modulato dal nostro comportamento e dalla nostra esposizione allo stress interno ed esterno.

Nel suo libro “Indovina la mia età se ci riesci ” il dottor Olivier Courtin-Clarins, direttore del gruppo Clarins ed esperto di pratiche per invecchiare in modo sano, sottolinea come le emozioni positive creino un circolo virtuoso che stimola la capacità del corpo di ripararsi, rilassarsi e generare ormoni del benessere, tra cui la dopamina, la serotonina, le endorfine e l’ossitocina. Per fare ciò bisogna coltivare l’ottimismo: «Essere ottimisti è qualcosa su cui bisogna lavorare quotidianamente», dice.

«Dovremmo regalarci qualcosa di positivo tre volte al giorno. Si tratta di cose semplici, ma che possono aiutare enormemente il nostro benessere, come cucinare, tenere un diario, abbracciare qualcuno per 30 secondi, fare un bagno caldo, godersi una tazza di caffè in compagnia di amici o familiari, o, ancora, «ballare per tre minuti sulle note della nostra canzone preferita». Praticamente

Courtin riassume il tutto in queste righe: «Scrivete, pensate e ricordate tre cose belle accadute durante la giornata. In questo modo, illuminate i vostri pensieri e siete incoraggiati a vedere il bicchiere mezzo pieno. Giorno dopo giorno, questa pratica modifica la vostra prospettiva e stimola la secrezione di molecole del benessere». Queste affermazioni si basano sulla filosofia elaborata da Florence Servan-Schreiber, autrice del libro “Tre momenti di gioia al giorno: come attivare l’ottimismo ed essere più felici”. Inoltre tutti noi abbiamo la possibilità di praticare il facile esercizio del fare una risata.

È stato infatti dimostrato che ridere, sia spontaneamente sia in modo volontario, genera dopamina. La psicologa Lourdes Ramón afferma che «L’insula, una delle componenti del cervello maggiormente legate al fattore “identità”, si attiva quando vediamo qualcuno sorridere o quando sorridiamo noi stessi. Il potere che un sorriso esercita su di noi dipende dal fatto che il cervello dedica un gran numero di neuroni al volto. Quando sorridiamo, si verifica un aumento nella produzione di endorfine, neuropeptidi, dopamina e serotonina. Tutte queste sostanze, agendo insieme, sono in grado di diminuire lo stress, abbassare la frequenza cardiaca, aumentare la produttività e ridurre l’ansia».

E ancora Courtin prosegue «Quando qualcuno mi chiede se esiste una ricetta per la felicità, di solito rispondo che, per essere felici, bisogna essere ottimisti e attingere alle proprie risorse» . Gesti e abitudini che, appunto, devono stimolare la produzione degli ormoni del benessere come l’ossitocina, che favorisce il senso di sicurezza e le relazioni sociali, come la serotonina, legata alle emozioni e all’umore, fino alle endorfine che provocano sensazioni di euforia e prevengono stress e dolore, e della dopamina. Quest’ultima, in particolare, è legata ai meccanismi di ricompensa e del piacere ed è pertanto in grado di rafforzare quelle che sono le esperienze piacevoli. Va detto per precisione che gli “ormoni del benessere”, in realtà, sono dei neurotrasmettitori associati alla regolazione dell’umore, al senso di benessere e alla riduzione dell’ansia. La dopamina, nello specifico, è un neurotrasmettitore che provoca una rapida sensazione di piacere, particolarmente energizzante e stimolante.

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