“Senza dubbio una delle persone che ha maggiormente contribuito alla conoscenza del mondo in cui viviamo”
Enciclopedia Britannica
Quando nel 1960, all’età di 26 anni, Jane Goodall arrivò in Tanzania, nel Parco Nazionale di Gombe Stream, era armata soltanto di un binocolo, di un block notes e di una penna e forse mai avrebbe immaginato che quelle sarebbero state le armi con le quali avrebbe da qui in poi condotto le sue battaglie.
Antropologa, etologa e scrittrice britannica, nata a Londra nel 1934, ha fatto dello studio degli scimpanzé e di tutto ciò che a essi è correlato, lo scopo della sua vita. Perché è proprio sulla base di quelle correlazioni che si basa l’intuizione fondamentale che ha caratterizzato la sua ricerca, fondata sull’osservazione degli aspetti legati alla vita dei primati da lei presi in esame; aspetti che comprendono, oltre all’ambiente, il contesto delle popolazioni locali e le loro problematiche. Da qui nasce l’idea di salvaguardia di un sistema minacciato dai cambiamenti climatici e dall’ingerenza e dallo sfruttamento da parte di economie provenienti dal mondo occidentale.
È quindi anche per contrastare quelle minacce, che nel 1977, la ricercatrice fonda il Jane Goodall Institute, il quale ancora oggi continua a sostenere le ricerche a Gombe.
In continua crescita in tutto il mondo l’Istituto si dedica alla conservazione degli scimpanzé e del loro ambiente naturale; alla denuncia delle deplorevoli condizioni nelle quali spesso si trovano gli scimpanzé in cattività; all’educazione ambientale e interculturale; al miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali, ritenendo che non sia possibile proteggere gli scimpanzé senza tenere conto delle esigenze di sviluppo di coloro che condividono lo stesso ambiente.
Nel 1991, dopo un incontro con un gruppo di studenti tanzaniani per discutere i problemi della comunità, Jane crea Roots&Shoots, Radici & Germogli, un programma dedicato ai giovani per sostenerli nella loro azione per l’integrazione uomo-animale-ambiente, all’interno delle loro comunità. Da allora, i gruppi Roots&Shoots si sono moltiplicati più volte e ora sono presenti in quasi 100 paesi in tutto il mondo: ovunque ci sia un gruppo, quei giovani portano avanti e realizzano importanti cambiamenti a beneficio delle persone, degli animali e dell’ambiente.
Tutta la sua vita è dunque dedicata all’affermazione di questi valori e ancora oggi, nei giorni in cui compie novanta’anni, Jane Goodall è impegnata in una serie di incontri e conferenze, anche in Italia, dove promuove le sue iniziative rivolte ai giovani, sollecitandoli a impegnarsi nella difesa dell’ambiente e di conseguenza del loro futuro, nelle scuole e in tutte le sedi associative dedicate ai temi a lei cari.
Insignita di numerosi riconoscimenti internazionali, nel 2011 è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Un esempio di coerenza e attivismo che si mantiene a dispetto degli anni trascorsi.