La felicità ha un’età? – di Rosalia Consoli Infermiera e Felicitatrice del Sente-mente® Modello e #GiorniFelici

Pochi giorni fa in una riunione di famiglia ammiravo i miei quattro figli e i loro passi nel mondo.

Occasioni come queste mi permettono di mettere a fuoco l’impegno e il tempo dedicato alla loro cura, crescita e realizzazione. Quel tempo che a volte sento scorrere veloce, altre mi proietta verso il futuro e mi fa porre domande del tipo “per quanto ancora potrò essere felice e gustarmi questa vita?”

Attraverso studi scientifici e sperimentazioni, i ricercatori hanno dimostrato che la felicità non è la conseguenza di un successo o di una condizione favorevole, ma ne è la causa. Osservando le persone naturalmente felici, hanno riprodotto una serie di attività che permettono di aumentare negli individui la percezione dello stato di felicità. Riuscire a ritagliarsi, anche nelle giornate frenetiche, il tempo per attività semplici, regolari e intenzionali (vivere e muoversi nella natura, essere grati e apprezzare la bellezza intorno a noi, praticare la gentilezza e il perdono, concentrarsi sui desideri e altre ancora) è la strada per elevare la soddisfazione generale e per mantenere in essere la felicità. (Current directions in Psycological Science 2013, S. Lyubominsky e K. Layons).

Le scelte che ogni giorno compiamo sono condizionate dalla nostra genetica (intesa come capacità naturale di reagire agli eventi) e dalle esperienze collezionate nella vita (famiglia, status, abitudini e ruoli vissuti): esse costituiscono le lenti con cui filtriamo la realtà e ne facciamo la narrazione. Esiste un terzo elemento che assume un ruolo determinante per la costruzione di giornate ricche di benessere e di felicità a prescindere dal condizionamento generato da esperienze e genetica: la consapevolezza di ciò che desideriamo. Proprio qui sta il nocciolo: la percezione della felicità è direttamente proporzionale alla capacità che abbiamo di essere consapevoli delle azioni che ci rendono felici nel quotidiano, degli argomenti che accendono in noi interesse e dei desideri che vogliamo realizzare. Per questo è fondamentale pianificare il tempo e le attività capaci di far uscire allo scoperto ciò che innesca la biochimica del tuo star bene.

Il primo passo? Fermati e dedica un momento ad ascoltarti, offri spazio a quel sentire e quella voglia che, forse troppo spesso, il dovere ha relegato in fondo a un cassetto. Chiediti cosa ti rende felice: passeggiare all’alba o contemplare il tramonto, un massaggio rilassante, quel caffè sempre rimandato, o ancora quel corso a cui iscriverti, quella giornata per giocare con i nipoti, per un pomeriggio in barca,
visitare una città o raggiungere una vetta. E poi non ti resta che agire. Lo abbiamo pensato tutti: “chi lo trova il tempo? Figurati, non l’ho fatto finora…impossibile…”. Eppure puoi scegliere di fare un bel respiro, lasciare da parte i pensieri depotenzianti e vivere l’esperienza di
creare un tempo di valore per allenare la felicità, un prezioso impegno con te stessa/o da nutrire a piccoli passi per fare accadere un piccolo miracolo ogni giorno. Lascia che ti accompagni in questa avventura:

– scegli un giorno, fissa mezz’ora per creare la lista delle attività che vuoi fare, delle cose che ti piacciono, i desideri chiusi nel cassetto. Domattina alzati un po’ prima o individua un altro momento riservato intenzionalmente a questo scopo. È importante che tu ti dia il permesso di fermarti. E che tu lo faccia

– trova un luogo tranquillo, in casa o all’aperto, evita interruzioni (preserva il tuo spazio-tempo avvertendo chi vive con te, spegni cellulare, tv…), mettiti comoda/o, chiudi gli occhi per qualche istante, respira profondamente, visualizza ciò che ti rende felice – quando riapri gli occhi, lascia che la penna scriva liberamente sul quaderno la lista delle cose, piccole o grandi, a cui rinunci per rispondere alle priorità di altri.

Quando hai terminato, fai un bel respiro, rileggi lasciando che un sorriso illumini il tuo volto, poi dai loro un ordine considerando il tempo necessario per realizzarle: per alcune dovrai pianificare più passi (vivere un viaggio), altre richiederanno pochi minuti (programmare un caffè con un’amica). Scegli tra le azioni quale vuoi fare accadere e decidi quando ti dedicherai alla sua realizzazione.

E ora vola: è tempo di dare il via all’azione e impastare piccole dosi di felicità!

Ogni volta che ti permetti di fare qualcosa che ti dona soddisfazione, il tuo sistema nervoso ti ricompensa scaricando nel letto ematico una dose di dopamina, ossitocina, endorfina e serotonina che colorano di vita di appagamento alimentando la fiamma del benessere. La felicità vive nel tempo presente di ogni scelta, ha lo sguardo rivolto al futuro e scorre attraverso la biochimica che nasce dalle nostre azioni, per questo è così importante metterne al sicuro una buona dose ogni giorno. Consideralo un impegno per mantenere te stessa/o sulla cresta dell’onda della tua vita e vivere con spumeggiante e vitale felicità fino all’ultimo respiro.

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