LA MEMORIA E LE EMOZIONI

La memoria è la capacità di codificare, archiviare e recuperare le informazioni che arrivano attraverso le esperienze. Questa capacità dell’essere umano comporta l’uso di varie aree del cervello; è un meccanismo tanto ricco quanto complesso. Grazie alla memoria ci adattiamo all’ambiente in cui viviamo, alla nostra realtà, generiamo la nostra identità, impariamo, cresciamo e sviluppiamo.

Hermann Ebbinghaus (1885) fu il primo studioso a tentare di spiegare quali fossero i meccanismi della memoria e le cause della ritenzione o della dimenticanza dei ricordi. In seguito gli psicologi hanno effettuato ricerche sulla funzione della memoria e hanno notato che l’azione del ricordare coinvolge circuiti specifici del cervello che influiscono su particolari zone neurologiche, In particolare Panksepp considera la memoria un meccanismo legato all’apprendimento in cui è centrale il concetto di «consolidamento», che è il nome che viene dato ai complessi processi cerebrali che «trasformano le esperienze fugaci in ricordi a breve termine, prima, e in ricordi a lungo termine, poi, dopo che quelle esperienze si sono ripetute alcune volte» ma questo autore
mette in discussione il fatto che memoria e apprendimento siano considerati dei processi intenzionali in quanto la maggior parte dell’apprendimento nell’uomo avviene quando sono coinvolti dei forti sentimenti e non per l’intervento della intenzionalità.
. L’apprendimento emotivo è quello che «coinvolge l’acquisizione di una risposta emotiva a un’esperienza che in precedenza era neutrale», mentre la memoria emotiva è «la conservazione di tali risposte nel tempo».

Le neuroscienze hanno confermato che esiste un nesso fondamentalmente biologico che sta alla base del meccanismo di connessione tra emozione da una parte e conservazione e recupero dei ricordi dall’altra.

Questo avviene perché il nostro cervello predilige e conserva in modo più efficace ricordi “emozionalmente” pregni e significativi per cui la valenza emozionale delle esperienze che viviamo quotidianamente viene registrata dalla amigdala e passata all’ippocampo che conserva il ricordo.

I ricordi emotivi possono essere pensati alla stregua di un diario interiore che registra il nostro sviluppo nel corso della vita e genera la nostra identità.

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