La nascita di Tiramolla – dal libro “ Il Fumetto. Le sue origini e la sua diffusione in Italia “ di Dario Fontana

Il 1952 è un anno importante per il fumetto comico italiano. Esce il primo numero di Cucciolo, un mensile che riporta nelle edicole Cucciolo e Beppe due personaggi che in qualche modo richiamano Topolino e Pippo di Walt Disney.

Erano nati nel 1940 come animali antropomorfi (sono due cani) per poi trasformarsi nel 1942 in protagonisti dalle sembianze umane; gli avvenimenti bellici li avevano fatti sparire dalle edicole. Li fa ricomparire l’Editrice Alpe di Giuseppe Caregaro dedicando una testata a Cucciolo in quel formato libretto da poco inaugurato dal Topolino di Mondadori.

Su questa pubblicazione appaiono alcuni personaggi interessanti che resteranno nella storia del fumetto comico italiano.

Dalle steppe della Russia Giorgio Rebuffi fa arrivare il lupo Pugacioff, poi gli si affianca lo Sceriffo Fox, particolarmente apprezzato in Germania, inventato da un giovanissimo Giorgio Rebuffi, quindi Serafino di Egidio Gherlizza e Poldo e Poldino di Antonio Terenghi, Pepito di Luciano Bottaro e Carlo Chendi, Bonvi (Franco Bonvicini) presenta Capitan Posapiano.

Il personaggio più interessante che compare su Cucciolo però è Tiramolla ideato da Roberto Renzi e disegnato da Giorgio Rebuffi nello stesso 1952.

A Renzi, quando viene a conoscenza dell’invenzione del silicone, viene l’idea di un personaggio che possa assumere qualsiasi forma. Un materiale duttile, malleabile e che appunto può essere modellato in diverse forme. Immagina un personaggio filiforme, dall’aspetto umanoide, sulla cui testa piazza un cilindro. Tiramolla esce da un barattolo di colla nel bel mezzo di una storia di Cucciolo e Beppe e sulla testa al posto del cilindro che adotterà in seguito ha una bombetta di dimensioni adatte alla sua taglia. Dimostra subito le sue possibilità spaventando i presenti alla sua nascita, ma poi diventa prima comprimario e poi attore principale delle loro avventure.

Il gradimento dei lettori spinge l’editore Caregaro a dedicargli una testata autonoma nel 1953 Il successo arriva immediatamente.

Questo buffo personaggio, ora affidato alla matita di Umberto Manfrin perché Rebuffi e oberato di lavoro, viene affiancato da molti altri comprimari fra i quali spicca il maggiordomo Saetta che in seguito vede l’arrivo di parenti di vario grado.

Anche su questo mensile troveranno spazio diversi personaggi che resteranno nella memoria dei lettori: Mac Keron di Terenghi, Pepito di Bottaro, Cattivik di Bonvi che non riesce mai a realizzare i suoi progetti criminosi. Si può quindi affermare che Cucciolo e Tiramolla sono pubblicazioni seguite da centinaia di migliaia di lettori che sicuramente si sono ritagliate un posto importante nel panorama del fumetto comico italiano.

COMMENTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

I NOSTRI PARTNER

SEGUICI SUI SOCIAL

Share This