Eliminare un piatto di pasta nelle diete significherebbe privare il nostro organismo di nutrienti importanti perchè i carboidrati complessi presenti hanno benefici effetti sul sistema nervoso in quanto influenzano i livelli di serotonina. La discreta quantità di proteine favorisce la crescita muscolare, la base di cereali regola la funzionalità dell’intestino, l’indice glicemico è abbastanza basso e la quantità di grassi é veramente trascurabile. Di conseguenza la pasta deve essere considerata come alimento fondamentale dell’alimentazione quotidiana anche perché normalizza il senso di fame e di sazietà. Pertanto è indicata sia nella dieta di chi vuole mantenersi in buona salute sia di chi vuole perdere un po’ di peso e sia di chi ha bisogno di energia prontamente utilizzabile per un’intensa attività fisica.
Durante la cottura viene assorbita dell’acqua con il suo carico di calcio ma si hanno piccole perdite di amido, fosforo e vitamina B1.
Ci sono vari tipi di pasta, formati e misure ma principalmente le paste si dividono in secche ( 12,5% di umidità ), fresche ( 30% di umidità ) e speciali.
Le paste secche sono di colore giallo ambrato e alla rottura devono dare un rumore secco mentre quelle fresche contengono più acqua ma anche acido lattico, ascorbico,citrico,tartarico, gliceridi degli acidi grassi. Le paste speciali prodotte con grano duro contengono altri ingredienti come carne, verdure, formaggio, spezie, glutine e uova.
Oltre al grano si possono usare altri cereali per cui in commercio troviamo la pasta di kamut fonte di proteine, vitamina E, magnesio, zinco, selenio; la pasta di farro con alte dosi di calcio e fosforo con alte proprietà sazianti; la pasta di riso con un elevato indice glicemico e la pasta di soia ricca di proteine.
Ricordiamo che 100 g di pasta contengono 353 Kcal .
Nella rappresentazione grafica della piramide alimentare la pasta viene collocata alla base assieme agli alimenti che dovrebbero essere consumati ogni giorno ed è un cardine della famosa dieta mediterranea.