La rimonta degli ormoni – di Giorgetta Dorfles

Ci siamo abituati, il regista con la starlet, il magnate con la modella, il politico con la bellona : il connubio uomo anziano e donna giovane non ha mai scandalizzato nessuno. Certo, viviamo in un mondo ancora prettamente maschilista e quindi i privilegi per gli uomini non riguardano solo le possibilità di carriera e di successo economico, ma anche la vita sentimentale.

Eppure ci si mette proprio la scienza a legittimare la validità di queste unioni alquanto sbilanciate. Viene dalla Germania, dal prestigioso Max Planck Institut, la sentenza che gli uomini traggano grandi vantaggi dalla relazione con una partner più giovane, sia in campo biologico che in quello sanitario e psicologico. In effetti non ci vuole molto a capire che, oltre alla soddisfazione di poter esibire al proprio fianco una donna ancora nel fiore degli anni, questa esperienza produca “uno sprint biologico e ormonale nelle loro funzioni vitali”. E poiché l’intero organismo viene in qualche modo stimolato, quasi risvegliandosi, anche l’aspettativa di vita si allunga.

Siamo contenti e ci aspettiamo lo stesso beneficio per le donne mature che osano violare i tabù e i pregiudizi sociali e si accompagnano a un ragazzo. Niente da fare, neppure la scienza sostiene questo paradosso. Anzi, la sentenza è perentoria: il loro tempo di vita addirittura si riduce. Ma quale sarà il motivo? L’eccesso di stress che deriva dall’opposizione a una tradizione inveterata, che si può ripercuotere nel fisico. Come dire che per portarsi dietro un toy boy ci vuole coraggio e disprezzo delle convenzioni. Oppure bisogna avere un nome importante, come la scrittrice Lalla Romano, che ha vissuto fino a 95 anni con un compagno di 40 anni più giovane, il giornalista e fotografo Antonio Ria, o come Gina Lollobrigida, che non ha mai nascosto il rapporto piuttosto intimo col suo giovanissimo assistente.

Per metterci una toppa i ricercatori tedeschi assicurano che anche le mogli ci guadagnano dalla maggiore età dei compagni. Pare infatti che il mutamento degli equilibri ormonali negli uomini dai 45 anni in su provochi una disposizione al rapporto amoroso più vantaggiosa per le donne. Vediamo di capirci qualcosa: poiché il ruolo del testosterone scende gradualmente, aumenta d’altra parte la produzione di estrogeni. Questo mutamento nell’equilibrio biologico produrrebbe una reazione più intensa all’ossitocina, ormone deputato allo sviluppo della voglia di tenerezza. Quindi la trasformazione ormonale nell’uomo maturo sarebbe il presupposto per legami più profondi, e poiché la sua ricerca dell’intimità si preoccupa più del piacere e della soddisfazione della donna, anche il lato sessuale diventa più appagante.

Ecco così decretata l’armonia biologica tra uomini maturi e donne più giovani.

Una piccola lancia a favore del fenomeno contrario viene spezzata, però, dalla sessuologa Alessandra Graziottin, che ricorda come la terapia ormonale riesca ad allungare la stagione di giovinezza nelle donne. Ma la riuscita della coppia non è tanto una questione di estetica: anche qui sono gli ormoni a dettare legge, perché “i feromoni sessuali producono il profumo della fertilità che per il maschio è immensamente attraente”.

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