L’altruismo allarga la Vita: il segreto per essere più felici e vivere più a lungo – di Barbara Carraro

L’altruismo è una scintilla di luce che illumina la nostra vita e quella degli altri. Essere altruisti significa decidere di regalare una parte del nostro tempo, con amore e dedizione, a chi ha bisogno di noi, senza volere nulla in cambio. In un mondo in cui molti si sentono oppressi dallo stress e dalla frenesia, e pensano di non avere abbastanza tempo, energia o denaro per avere cura degli altri, proprio l’altruismo può essere una fonte di sollievo e di felicità, sia per chi lo riceve sia per chi lo offre. Victor Frankl, in Man’s Search for Meaning, scrive: “Più uno si dimentica di sé, mettendosi al servizio di una causa o di una persona che ama, più diventa umano e più si realizza”. Esprimere la nostra generosità, attraverso il sostegno agli altri, fa fiorire la nostra umanità, perché ciò che ci avvicina alle altre persone, è profondamente radicato nel nostro DNA di esseri umani.

Le scoperte scientifiche sull’altruismo: fa bene a chi lo riceve e anche a chi lo pratica

Sonja Hilbrand, ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Basilea, in uno studio prospettico pubblicato nel 2016 in collaborazione con la Edith Cowan University, l’Università dell’Australia occidentale, l’Università Humboldt di Berlino e l’Istituto Max Planck per lo sviluppo umano, ci spiega che: “L’atteggiamento altruistico proprio di genitori e nonni verso figli e nipoti ha lasciato delle tracce nell’evoluzione del corpo umano, influendo ad esempio sul sistema neurale e ormonale. Questo ha poi creato una base per la predisposizione al supporto sociale anche verso chi non fa parte del contesto familiare”.

Nonostante ciò, siamo tutti altruisti? È sufficiente guardare un telegiornale per rispondere a questa domanda. Generosità e altruismo possono però essere allenati e contribuire oltre che alla qualità della nostra vita, anche alla “quantità”. Nello stesso studio, infatti, i ricercatori hanno analizzato le caratteristiche di vita di 500 soggetti di età compresa tra i 70 e i 103 anni, utilizzando i dati degli studi sull’invecchiamento della popolazione, condotti a Berlino tra il 1990 e il 2009, confermando che anche gli anziani che forniscono supporto emotivo o strumentale all’interno della loro rete sociale, quindi al di fuori della propria famiglia, hanno una mortalità inferiore rispetto a quelli che non lo fanno.

Quali sono gli altri vantaggi del comportamento altruistico?

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’altruismo ha effetti positivi sulla salute fisica e mentale, sulla felicità di chi lo esercita. Uno dei vantaggi dell’altruismo è che stimola la produzione di sostanze chimiche nel cervello che sono associate al benessere e alla soddisfazione. Si tratta della serotonina, dell’ossitocina e delle endorfine, le cosiddette “molecole della felicità”. Queste sostanze hanno effetti benefici sul sistema immunitario, sul sistema cardiovascolare, sul sonno, sull’umore e sulla riduzione dello stress. Inoltre, favoriscono il legame sociale e la fiducia tra le persone.

Nel Rapporto scientifico biennale su salute, felicità, longevità e aiuto agli altri “It’s good to be good” del 2014, i ricercatori hanno raccolto tutte le evidenze e le ricerche in atto sul tema, suggerendo che l’altruismo:

  • promuove cambiamenti fisiologici nel cervello legati alla felicità;
  • migliora le nostre reti di supporto e ci incoraggia ad essere più attivi, migliorando la nostra autostima;
  • crea un senso di appartenenza e riduce l’isolamento e la solitudine, perché consente di entrare in contatto con persone nuove (es. attività di volontariato in organizzazioni) in modo diretto;
  • aiuta a mantenere le cose in prospettiva, allenando il senso di gratitudine verso ciò che la vita ci dona e prendendo consapevolezza dei nostri atti di gentilezza, che accrescono i sentimenti di felicità, ottimismo e soddisfazione;
  • attraverso la gentilezza, il nostro agire ha il potenziale per rendere il mondo un posto più felice. Quando compiamo un atto gentile, ne beneficiamo noi, chi lo riceve, ma anche chi lo osserva, in un’onda che si propaga verso l’esterno, perché incoraggia nuovi attivi di gentilezza nelle persone che li hanno sperimentati, contribuendo al benessere dell’intera comunità.

Praticare l’altruismo aiutando il prossimo ci permette di esprimere i nostri valori, di realizzare il nostro potenziale e di dare un senso alla nostra vita.

Il primo passo è praticare l’altruismo verso noi stessi. Potrà suonare strano, ma è una realtà: possiamo donare solo ciò che abbiamo. Avere cura di noi, dedicarci un tempo di rigenerazione, praticare la gentilezza verso noi stessi, soprattutto nel modo in cui dialoghiamo interiormente, condurci alla scoperta dei nostri “perché” ci consente poi di essere pronti nell’offrire agli altri la parte migliore dei nostri sentimenti e della nostra natura.

L’altruismo nasce da dentro di noi e si espande verso le persone che amiamo e verso l’umanità. Chiediti quali sono i valori che guidano le tue azioni, quali sono i talenti che puoi coltivare e mettere a disposizione degli altri. Quali puoi allenare per diventare la tua miglior versione per te stesso e per chi ti circonda.

Come scrive Letizia Espanoli, “Essere generosi non vuol dire dare ciò che avanza o dare dimenticando se stessi, è un atto etico e di responsabilità a partire da noi.”

Come praticare l’altruismo nella vita quotidiana

  • donare il proprio tempo, le proprie competenze o le proprie risorse a una causa sociale o ambientale che ci sta a cuore;
  • fare volontariato in una associazione o in una comunità che ha cura di persone bisognose o vulnerabili;
  • offrire il proprio aiuto o il proprio sostegno a un familiare, a un amico, a un vicino o a uno sconosciuto in difficoltà;
  • fare un complimento, un sorriso, un gesto gentile o una parola di incoraggiamento a qualcuno che ne ha bisogno;
  • condividere le proprie esperienze, i propri consigli o le proprie conoscenze con qualcuno che può trarne beneficio;
  • ringraziare le persone che ci fanno del bene o che apprezziamo per il loro lavoro o per il loro ruolo;
  • scegliere di donare il sangue;
  • ridurre il proprio impatto ambientale favorendo scelte quotidiane più ecologiche ed evitando gli sprechi;
  • essere una presenza gentile anche sui social.

Ed ora sta a te far fiorire il seme dell’altruismo. La Dr. Lynn Soots descrive la fioritura come segue: “La fioritura è il prodotto della ricerca e dell’impegno di una vita autentica che porta gioia interiore e felicità attraverso il raggiungimento degli obiettivi, l’essere connessi con le passioni della vita e il piacere dei risultati attraverso le vette e le valli della vita.”

Dedicati uno spazio di riflessione e approfondisci il tema della Generosità, ascoltando questa puntata del podcast Giorni Felici Voice su Spotify

 https://open.spotify.com/episode/6A7nLIosWK0gzcUxrVybcM?si=d1310a648b174b63

COMMENTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

I NOSTRI PARTNER

SEGUICI SUI SOCIAL

Share This