LE INTERVISTE IMPOSSIBILI – di Carlo Della Bella

CARTESIO   2a puntata

….Platone, Galileo, Newton fino ad Einstein.»

Anche se non capivo come Cartesio sapesse cose per lui future, aveva ragione: il pitagorismo non è cosa da poco e tiene campo nella scienza anche oggi. Tuttavia non volevo dargliela completamente vinta, quello era un uomo di cui non è salutare alimentare la presunzione. Per cui dissi: «D’accordo, ma quella certezza assoluta, che lei attribuiva alla geometria in particolare, tanto da prenderla come modello di rigore e verità nella prova sull’esistenza di Dio (citai: “come non è possibile concepire un triangolo la cui somma degli angoli interni non sia di 180 gradi, così non è possibile concepire Dio se non esistente”), oggi è venuta meno. Valeva solo per la geometria euclidea, esistono anche altre geometrie, come quella ellittica di Riemann, dove la somma degli angoli interni di un triangolo non corrisponde a 180 gradi.»

Era un colpo basso, non poteva prevederlo. Tuttavia rispose imperturbabile. «Basta aggiungere: “Come non è possibile nella geometria di Euclide…” e tutto fila.»

Va beh. «Passiamo al piatto forte: il cogito. Questa rimane la sua più celebre intuizione. Il soggetto pensante fonda autonomamente la propria esistenza: se dubito o sospendo il giudizio, esisto.»

«Proprio così. Respingevo come falsa ogni cosa in cui si potesse trovare anche la minima ragione di dubbio, e concludevo che tuttavia, mentre dubitavo di tutto, non potevo in nessun modo dubitare che in quel momento esistevo. Come ho scritto, la proposizione io penso, dunque sono è vera tutte le volte che la concepisco nel mio spirito”.»

«Però quell’io significa soltanto sostanza pensante (res cogitans): manca il corpo, l’altra metà dell’essere umano, e mancano anche tutti gli altri corpi. Insomma, mi pare che la sua filosofia presenti un insanabile dualismo.»

«Guardi, la consideri pure una mia convinzione: esiste lo spirito ed esiste la materia. Comunque il problema si pone solo per l’uomo, dove le due cose devono stare assieme. Per il resto basta la materia a spiegare tutto, compreso il corpo umano e le sue funzioni. Legga, o si rilegga, “De l’homme” o, se ama le sintesi come me, basta la quinta parte del “Discours”

Pensai che sulla questione non c’era molto da imparare da quella lettura.

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