La rivista scientifica Evolution and Human Behaviour ha pubblicato recentemente uno studio in cui dei ricercatori affermavano che un colorito della pelle con varie macchie faceva sì che gli altri potevano darci fino a ventanni di più. Ciò accadeva a causa delle macchie dell’età, da quelle causate dal fegato, dalle lentiggini solari insomma da tutte le alterazioni della pigmentazione che portano all’invecchiamento del viso con un danno all’estetica e alla autostima.
Ma la colpa non è la età ma una reazione a catena nel nostro organismo chiamata mutazione dell’enzima pigmentario che si manifesta con questi segnali d’allarme.
Tutti abbiamo nell’organismo la tirosinasi, un enzima che comanda la melanina che produce il colore della nostra pelle, ma dopo i 35 anni questo enzima può mutare producendo una dose eccessiva di melanina che nel tempo si manifesta con macchie grigie o marroni sull’epidermide.
Le creme e i correttori in commercio però contengono l’idrochinone un agente chimico che sbianca la pelle ma causa anche irritazioni e altri composti del mercurio che, oltre a causare rush cutanei e arrossamenti aumentano il rischio di comparsa del cancro alla pelle