Quando si pensa all’invecchiamento ed alle necessità di cura di una persona anziana, spesso le soluzioni che ci vengono in mente sono l’assunzione di una badante o l’istituzionalizzazione in qualche residenza del nostro caro. Esiste però una soluzione intermedia che è rappresentata dal supporto da parte di un Operatore Socio Sanitario. Questa figura professionale, spesso poco conosciuta, si caratterizza per una formazione ampia e completa che fornisce delle competenze utili a rispondere ai bisogni dell’anziano in modo globale.
In questo articolo approfondiremo insieme chi è l’Operatore Socio Sanitario e perché è una risorsa così preziosa quando si tratta di accudire un proprio caro anziano, soprattutto a domicilio.
Chi è l’operatore socio sanitario
L’operatore Socio Sanitario (OSS) è una figura professionale che nasce con l’accordo conferenza Stato-Regioni nel febbraio 2001. Per conseguire la qualifica di Operatore Socio Sanitario si deve completare un percorso formativo obbligatorio che prevede, oltre alla corposa parte teorica, lo svolgimento di tirocini ed il superamento di una prova finale.
Questo impegnativo iter formativo permette di acquisire competenze che spaziano dall’ambito sanitario a quello sociale e rendono l’operatore capace di rispondere ai bisogni globali della persona.
L’OSS è quindi in grado di individuare le necessità della persona che assiste, valutando sia i bisogni assistenziali e di cura, come per esempio i bisogni fondamentali di alimentazione, igiene e movimento, sia i bisogni psicologici e relazionali. L’OSS è in grado di supportare non solo l’anziano assistito, ma anche la sua famiglia ed eventuali caregiver, collaborando inoltre con le altre figure professionali (come ad esempio l’assistente sociale, l’infermiere, il medico di medicina generale, ecc…) per garantire un approccio davvero efficace e personalizzato.
Perché avvalersi dell’aiuto di un operatore socio sanitario nella cura dell’anziano:
L’OSS può essere un valido aiuto innanzitutto per quanto riguarda l’assistenza diretta alla persona: è infatti in grado di supportare la persona nelle pratiche igieniche e nell’espletamento delle funzioni fisiologiche, promuovendone l’autonomia ed il mantenimento delle capacità residue. Partecipa alla preparazione e all’assunzione dei pasti, monitorando ad esempio, lo stato nutrizionale dell’anziano. Affianca la persona durante la deambulazione ed il movimento, anche attraverso l’utilizzo di specifici ausili ed attrezzature.
Aiuta per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso, pur non potendo somministrare terapie in autonomia (trattandosi questa di una competenza medico/infermieristica). E’ in grado di riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di allarme che il paziente può presentare, così da prevenire complicazioni allertando tempestivamente il personale sanitario.
L’OSS supporta inoltre la persona attraverso aiuti di tipo domestico e quotidiano, come ad esempio la pulizia della casa e l’accompagnamento per visite mediche o il disbrigo di pratiche burocratiche.
Infine, l’OSS promuove la socializzazione ed il benessere psicologico, attivando strategie e modalità di comunicazione e relazione positiva con la persona per promuoverne il benessere e limitare, per quanto possibile, il disagio derivante dalla solitudine e dalla perdita di autonomia. La presenza di un professionista di questo tipo, è un prezioso aiuto anche in condizioni di fragilità e situazioni di malattie croniche, e permette di evitare o ritardare il ricorso all’ospedalizzazione e all’istituzionalizzazione.
La presenza dell’OSS, anche per poche ore al giorno, in affiancamento ai familiari o ad un eventuale badante, può garantire un approccio non meramente assistenzialistico ma al contrario di grande qualità e realmente rispondente ai bisogni del nostro caro anziano.
dott. Beatrice Defacio
Dottoressa in Servizio sociale, Operatrice Socio Sanitaria e formatrice.
