Passeggiando in Carso osservavo le vigne baciate dal sole .
Anche se l’uva era già stata raccolta , dalle foglie si poteva capire se erano viti che davano uva rossa o bianca.
Le foglie a seconda del tipo erano di un rosso bruciato oppure di un giallo luminoso……riflettevano già il colore del prodotto, che raccolto e lavorato con maestria, ci avrebbe permesso di assaporare il nettare che l’uva ci donava .
Studi recenti presumono che nella nostra penisola l’uva fosse presente in Sicilia già 4000 anni fa anche se la pianta della vite non era la vite che conosciamo adesso però, nell’antichitá, veniva considerata da molti popoli una pianta sacra e veniva raffigurata con molti simbolismi.
Il chicco dell’uva contiene in maggioranza una polpa acquosa rivestita da una buccia colorata con una notevole ricchezza di sali minerali che variano con il tipo di uva e, soprattutto, con la zona di produzione.
Potassio, fosforo, calcio, fluoro, magnesio, zolfo, ferro vi sono contenuti in discrete quantità e in un rapporto equilibrato.
Ci sono anche le vitamine, particolarmente A, B1, B2 e C, mentre gli zuccheri che vi sono contenuti, soprattutto glucosio e fruttosio, meritano la nostra attenzione perché si tratta di sostanze direttamente assimilabili dal nostro organismo al contrario degli zuccheri di produzione industriale che si comportano come demineralizzanti e la cui trasformazione esige l’intervento del fegato.
Dunque l’uva può vantare numerose proprietà cioè è un energetico muscolare e nervoso, un buon mineralizzante, un disintossicante in grado di favorire il drenaggio organico, un ottimo diuretico, un decongestionante, un lassativo (soprattutto le varietà bianche)
Detto ciò, adesso è il momento di godere appieno di questo frutto….per farci del bene e per la sua bontà !