Maria Callas, la più grande cantante lirica della storia

Maria Callas nasce a New York da genitori greci nel 1923 e muore a soli 53 anni in seguito a un infarto. A 7 anni inizia a prendere lezioni di piano mostrando di avere un innato lato artistico e musicale. Sebbene messa in ombra dalla sorella maggiore Jackie da tutti ammirata per la bellezza e il carisma, Maria si dimostrò molto brava nel canto e così, spinta anche dalla madre, intraprese la carriera vocale. Un talento che per la Callas si rivelerà croce e delizia, imponendole una vita di sacrifici: fu sfruttata come un enfant prodige, per cui non visse l’infanzia, così come non visse la giovinezza perché studiava anche 12 ore al giorno.
Nel 1937 Maria raggiunge la Grecia a seguito della separazione dei genitori ed è proprio nella capitale greca che la Callas inizia a studiare canto in un famoso conservatorio. Ancora studentessa, Maria esordisce sul palco nel 1939 in una produzione scolastica di Cavalleria Rusticana mandando in visibilio il pubblico.Nel 1941 arriva anche il debutto professionale con la Royal Opera di Atene e, in quello stesso anno, interpreterà il suo primo ruolo importante in Tosca con un successo strepitoso
A metà degli anni Quaranta torna a New York per cercare lavoro finché nel 1947 fu scritturata per la Gioconda di Ponchielli all’Arena di Verona. In quell’ occasione incontra l’industriale Giovanni Battista Meneghini che si innamora di lei a prima vista e le farà da manager con molto successo tanto che la Callas diventerà presto l’idolo di tutti i teatri.
Tra il 1952 e il 1954 Maria Callas interpreta sette opere entrando nel mito della lirica. A colpire il pubblico, oltre alla sua voce unica ,fu anche il suo repentino cambiamento fisico: perse 28 chili. Da grassocia e sgraziata divenne un simbolo di eleganza e di stile. Con l’aumentare della sua fama, la Callas sviluppò una reputazione di diva capricciosa ed esigente e fu soprannominata La Tigre.
Nel 1954, la Callas fece il debutto americano in Norma alla Lyric Opera di Chicago e due anni dopo ebbe finalmente l’opportunità di cantare con la Metropolitan Opera di New York, ma nel 1958 fu licenziata dal regista Rudolf Bing. La parabola artistica e personale della Callas iniziò a precipitare un anno prima, nel 1957, quando conobbe l’armatore greco Aristotele Onassis. Tra i due nacque una relazione e la cantante decise di rompere il suo matrimonio nel 1959.
Già nel 1958 le vicende personali si intrecciarono ad alcune debacle artistiche dovute a un calo della voce e a diverse interruzioni delle sue esibizioni. Durante gli anni ’60, la voce di Maria Callas, un tempo stellare, iniziò infatti a vacillare sensibilmente. Le sue performance diventarono sempre meno numerose a causa delle sue frequenti cancellazioni. Sebbene si ritirò formalmente dalle scene all’inizio degli anni ’60, la Callas fece un breve ritorno ad esibirsi con la Metropolitan Opera a metà decennio. La sua ultima rappresentazione operistica fu in Tosca al Covent Garden di Londra il 5 luglio 1965, alla presenza della regina Elisabetta.
Ripetutamente tradita, nel 1968 Maria Callas si separò definitivamente da Aristotele Onassis quando quest’ultimo scelse di sposare l’ex first lady americana Jacqueline Kennedy e tale epilogo causò un’inguaribile tristezza alla Callas che cominciò ad alternare nuovi periodi di depressione a momenti di sublime eccellenza artistica. Nel 1969 la soprano recitò nel film Medea e si innamorò di Pier Paolo Pasolini, che resterà sempre un suo grande amico e un amore impossibile.
L’ultima tournée mondiale di Maria risale al 1974: una volta terminata, si trasferì a Parigi, in Francia, dove iniziò a vivere come una reclusa.
Il 16 settembre 1977, a soli 53 anni, Maria Callas morì improvvisamente e misteriosamente nella sua casa di Parigi in quello che si credeva fosse stato un attacco di cuore. Il suo arresto cardiaco era legato alla complicazione di alcune malattie che aveva avuto sin da bambina. Da tempo soffriva di insonnia e aveva sviluppato una dipendenza da metaqualone, un sedativo che dà effetti simili a quello dei barbiturici.

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