Nonno Victor – di Tiziana Penne

Un’inaspettato, inedito Victor Hugo ci stupisce in questo volumetto del 1877 “L’arte di essere nonno”, Ortica Editrice, 2018, con la sua complice aria felice di nonno incantato, sorpreso a scoprire la dolcezza infinita, la buffa ingenuità e la sconfinata fantasia che i bimbi incarnano nella loro mirabile autenticità’.

Giorgio e Giovanna, i suoi nipotini gli donano il profumo dei pensieri sereni, degli scherzi affettuosi, della epica rosea aurora che ricorda i poemi epici ma si dissolve nel sorriso di un nonno incantato sul tramonto della vita.

Ci piace conoscere questo nuovo volto giocoso, instancabile nell’osservazione e tenero nel giudizio proprio lui il grande epico combattente sociale, narratore universale, condottiero di uomini persi alla ricerca di verità’…. Che si perdono nel corso del cammino. Ma proprio il profumo dei bimbi, della loro magia, riscatta la battaglia di una vita di artista ma anche di semplice uomo alla ricerca dei valori che la vita spesso cancella o nasconde ma ora per incanto gli svela…. Dolce questo narrare di un grande Nonno che insegna a guardare i bimbi con gli occhi di chi ama, compatisce e ironicamente si confronta in un gioco di ruoli scherzosi, dove sembra che ad imparare finalmente e ad osservare timido la spontanea ineffabile natura “buona” dei bimbi sia proprio lui il Grande Maestro ormai senescente di età ma sentimentalmente bambino.

L’anima del bimbo non ancora sdorata, sembra essere una luce del lontano empireo , e la tenerezza dei vecchi e’ vedere che il mattino vuol ben confondersi al loro tramonto.”

Tiziana Penne

Ai miei nipotini adorati Caterina e Niccolò , luce della mia vita .

Nonna Titti”

Biografia di Victor Hugo

Tra i maggiori autori della letteratura europea, con i suoi romanzi si fece interprete delle voci degli umili e dei diseredati, battendosi per una società più giusta anche sul piano politico.
Nato a Besançon, nell’ovest della Francia, e morto a Parigi nel maggio del 1885, dopo gli esordi letterari con “Le odi” e la fondazione di un foglio “Il conservatore letterario”, sposò le teorie del
romanticismo, propugnandole per primo in Francia con il dramma storico “Cromwell” (1827), considerato un manifesto del romanticismo francese.
Convinto socialista sul piano politico, sostenne le proprie idee come deputato dell’Assemblea Costituente, scontrandosi con la politica intollerante di Napoleone III, che lo condannò all’esilio. Durante questo periodo giunse a maturazione la sua visione di romanzo storico, già anticipata in “Notre-Dame de Paris” del 1831, con il capolavoro I miserabili, tra le opere più rappresentative dell’Ottocento.
Artista a tutto tondo, si dedicò al teatro, alla saggistica, agli aforismi e alla pittura, quest’ultima molto apprezzata dal poeta Baudelaire.

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