Stanlio è un personaggio magro dal volto sorridente, dalle orecchie a sventola e con i capelli spettinati, sempre ispidi e dritti verso l’alto. Si gratta spesso la testa, specialmente quando non riesce a capire qualcosa contorcendo il viso in una buffa espressione di malessere e lamentandosi o frignando per le percosse che talvolta Ollio, esasperato per i disastri in cui è stato coinvolto, gli infligge servendosi spesso della sua bombetta, che è più grande di quella di Stanlio. I due hanno cappelli identici che finiscono spesso per scambiarsi erroneamente, dando vita a molte diverse gag . Stanlio è rappresentato a volte come un marito borghese che possiede una bella casa con una moglie dispotica come pure
Ollio e, quando capita che i due cerchino di ingannare le loro mogli per andare a divertirsi, finiscono entrambi nei guai subendo un doppio attacco dalle relative consorti. Tra le particolari peculiarità di Stanlio c’è la capacità di fare alcuni apparentemente semplici giochi con le mani che Ollio si danna inutilmente nei tentativi di imitare . Altre surreali qualità di Stanlio sono l’accensione del pollice come fosse un accendino e il movimento frenetico delle orecchie. Un’altra prerogativa di Stanlio è il suo pianto acuto che imperversa quando capisce di aver combinato qualche guaio e si aspetta una reazione violenta dall’amico o da qualche antagonista.
Ollio è un tipo corpulento e saccente; è più alto dell’amico e i suoi capelli neri, lisci e lucenti, sono fissati alla fronte con della brillantina; ha un paio di baffetti a spazzolino e, come Stanlio, indossa una bombetta e una giacca un po’ strettina. Rispetto all’amico, che appare sempre allegro, è un essere fragile e sciocco che entra in crisi morale nel momento in cui il compagno di avventure incomincia a creare dei pasticci. In questi casi, crede di essere il più intelligente della coppia e propone le sue idee indicando con il dito che tocca a lui dirigere le operazioni, ma alla fine è sempre costretto a sottostare ai piani curiosi dell’amico. Alla fine sarà Stanlio a essere il più furbo, perché Ollio in queste situazioni incappa in qualche guaio e Stanlio lo deride con i suoi sorrisini spingendo Ollio a vendicarsi.
Ollio appare sempre cortese e galante quando si rivolge alle donne e quando si presenta a degli uomini usa una certa enfasi di grande effetto comico. L’ essenza artistica della coppia risiedeva nella goffaggine e nell’ignoranza con cui approcciavano le loro avventure e i loro rapporti con le persone e la caratteristica innocenza del duo ne era un segno distintivo. Ollio, conformemente al suo personaggio serioso, indossa la cravatta che usa agitare in segno di saluto o per accattivarsi la simpatia delle persone, mentre Stanlio porta il farfallino che gli dona un’aria più sbarazzina e comica. Per aumentare le comicità i due protagonisti tendevano ad alterare le parole spostandone gli accenti come nel celebre “ stupìdo “
Altra caratteristica di entrambi i personaggi era la risata; in almeno una decina dei loro film più famosi, i due imperversano in una lunga e irrefrenabile risata che porta automaticamente lo spettatore a seguirli. La risata è una delle nostre azioni più spontanee e caratteristiche anche se presenta una estesa varietà di sfumature. Si può ridere con molte modalità: con qualcuno, di qualcuno o di sé stessi, per allegria o per paura, per timidezza o per rabbia.
Del motto di spirito si è occupato persino S. Freud che affermava che ciò che fa scatenare la risata è la liberazione, o lo scarico legalizzato e socialmente accettato, di tendenze inconsce, le quali altrimenti non avrebbero avuto il permesso di esprimersi, o che, almeno, non avrebbero potuto esprimersi in maniera così completa. Allora il ridere del pubblico implica ovviamente che chi ascolta è stato “toccato” nella sua sfera emotiva più profonda.