La cartoleria era un posto magico, un posto delle meraviglie ricco di oggetti che proprio non potevano mancare negli astucci degli scolari.
Quaderni, matite, penne, gomme, gommapane, ma anche cartelle, fogli di cartoncino bristol, album da disegno, fapunte. E i pennarelli Stabilo con i loro colori sfavillanti che formavano quadri policromatici o le vecchie Bic.
Appena si entrava c’era un profumo di carta e inchiostro. Senza dimenticare righelli, squadretti, album da disegno, quaderni a righe per la scrittura o a quadretti per la matematica, i famosi quaderni delle Regioni con inserite la carta assorbente per le macchie di inchiostro e, nell’ultima pagina, la tabella pitagorica.
Dietro a un lungo bancone c’erano gli scaffali pieni zeppi ma il cartolaio con abile destrezza trovava subito ciò che gli veniva richiesto .