Ugo Carà nacque a Muggia nel 1908 e potrebbe essere definito un autodidatta per la sua irrequietudine che lo costringeva ad abbandonare gli studi accademici per una costante ricerca di tecniche e di materiali con lo scopo di trovare un proprio linguaggio artistico. L’unico modello culturale di riferimento che si può trovare in Carà sono le opere di Piero della Francesca e il grande interesse per l’architettura che sfocia nei suoi lavori di arredo navale. Infatti dal 1956 al 1976 ha insegnato arredamento navale e d’interni all’ Istituto d’arte Nordio di Trieste. Egli è conosciuto soprattutto come scultore di grandi e piccole statue, volumi chiusi in un materiale solido e duttile come il bronzo che si inseriscono nello spazio. L’oggetto comune è spesso la figura femminile nella sintesi di una donna/dea che rappresenta allegorie e concetti come l’estate, la primavera oppure lo spazio e il movimento. Da non trascurare la produzione di monili preziosi e di medaglioni, di soggetti grafici prodotti con tecniche varie Carà viveva a Trieste in via Vasari 2 e lavorava nel suo studio in via dei Leo 6/A. È morto il 12 dicembre 2004 all’età di novantasei anni. Nel 2006, in seguito a una donazione del maestro al Comune di Muggia, è stato inaugurato il Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia, che rappresenta l’unico corpus di opere dell’artista.
