È difficile scrivere di sé, tanto più di una propria performance/intervista, tenutasi presso la Libreria EGEA dell’Università Bocconi di Milano il 6 luglio 2023. Il tutto mi è stato reso più semplice dalla saggia introduzione e dai quesiti postimi in quella prestigiosa sede, dall’amico e straordinario giornalista, Dr. Michele Farina del Corriere della Sera.
Abbiamo iniziato dal CV, o meglio dalla mia vita, senza annoiare i presenti sulle 70 pagine, che da medico meticoloso, ho sempre aggiornato relativamente a titoli di studio, ruoli e carriera professionale, pubblicazioni, interventi a Congressi, meeting, trasmissioni in Radio e TV, ecc. Il Libro da cui siamo partiti è “Vecchiaia per principianti” scritto da me ed edito da Laterza nel 2019.
Parlerò ora, per rendere più semplice e fluida la descrizione in terza persona, e per rendere anche meno personale e più descrittiva la narrazione.
Si è parlato di passioni, del come si possa dedicare una vita ai vecchi, ma anche di come si diventa vecchi e come nei capitoletti del libro “Intermezzo del principiante”, l’autore descriva cosa sta succedendo a lui durante le modificazioni del corpo e della mente che avvengono durante l’invecchiamento.
Si sono toccati temi specifici trattati più diffusamente nel libro e di quali sono gli stimoli che fanno propendere un medico ad occuparsi di vecchi, qui sono state citate esperienze personali dell’autore e le prossime fatiche editoriali dello stesso, anche con qualche anticipazione.
Si è parlato di età della vecchiaia, della trasformazione legata alla fisicità nei decenni attuali e di come la specie dei Sapiens Sapiens, abbia visto in pochi anni, grazie a alimentazione, elettricità, calore e controllo della salute comprese le vaccinazioni, visto allungare la speranza di vita, ad 86 anni per la donna e ad 81 quella del maschio e di come su questi dati, vi sia una staffetta con il Giappone che ci insegue per longevità.
Si è affermato che la longevità è un lusso sociale ed un forte indicatore di identità e di emancipazione di una società civile, che va quindi protetto e curato, finanziato e governato. Si è parlato del parziale tracollo del SSN e delle motivazioni.
La longevità potenziale per la nostra specie per ora si attesta intorno ai 115-130 anni, sono già nati da anni i primi bambini che hanno possibilità oltre il 10 %, se non vi saranno drastiche mutazioni globali, di vivere oltre i 100 anni. Si è parlato anche di come l’invecchiamento definito al femminile, sia da rivalutare come dato di lungo periodo futuro…
Le ricette di una lunga vita, vanno dalla genetica, agli stili di vita, all’ambiente, ad un morigerato comportamento alimentare, all’uso attento e minimale dell’alcool, all’abolizione del fumo, a nessuna assunzione di sostanze tossiche, ad un saggio ed equilibrato utilizzo dell’attività fisica, prescritta individualmente. Dalla generica necessità di un cammino veloce, come indicatore di invecchiamento di successo, sull’importanza dell’equilibrio.
L’argomentazione è poi passata al cibo, alle sue qualità e quantità.
Ancora si sono citate le necessità di aderire a screening generali, poi particolari per le singole persone, con o senza patologie di rilievo, toccando i temi della medicina di genere ed appunto, le diversità tra i due sessi.
Si è poi parlato della medicina generalista, della specialità di Geriatria, dei trial clinici controllati, finalmente dedicati e compiuti su popolazioni “veramente” geriatriche, per addentrarsi poi nella medicina di precisione, alla tailored medicine (sartoriale/individuale), fino a qualche approfondimento alla medicina rigenerativa, che individua nell’invecchiamento non sano una vera e propria malattia specifica ed individuale.
Sono stati trattati anche temi su dove andrà la ricerca futura e quali saranno le terapie del futuro.
È seguito un nutrito e interessante dibattito con domande all’autore. Che ci ha accompagnato fino alle 19.30.
La serata si è conclusa con la dedica e firma dei libri ai presenti in sala, da parte dell’autore.
