È così. Torni dalle vacanze e passi in rassegna le foto dei posti che hai visitato, delle cose che ti hanno incuriosito e meravigliato, dei visi rilassati di coloro che ti hanno accompagnato. È il tempo dei selfie più belli, della scoperta di mondi nuovi e di ciò che di straordinario è accaduto. E ti scappa un sospiro rassegnato, come se quella fosse stata un’occasione unica e irripetibile per essere felice. Ecco sì, questo è il punto.
Se vivi il tempo del lavoro, la percezione può essere quella di sentire quei 350 giorni in assetto da corsa, affaccendato in mille impegni per raggiungere il massimo possibile di efficacia con lo stress che raggiunge livelli sempre elevati per poi vivere 15 giorni, sempre se sei fortunato, per decomprimerti, riprendere in mano la vita e ricollegarti alla bellezza. Oppure può accadere che, se sei un famigliare accanto al tuo caro che vive una fragilità, è da molto tempo che non ti concedi una vacanza.
Non trovi anche tu che sia un’ingiustizia? Così facendo, con un rapido calcolo, se viviamo 98 anni possiamo godere, nella più rosea delle previsioni, da 1 a 2 anni di Vita con la V maiuscola. Troppo poco per quel che mi riguarda, urge trovare una modalità alternativa per trasformare il tempo di quei 350 giorni in qualcosa che avvicini il nostro sentire il più possibile a quel tempo prezioso di vacanza. Immagino che tu stia pensando: “Com’è possibile trasformare un ordinario giorno di lavoro e percepirlo come uno straordinario giorno di vacanza? Faccio salti mortali ogni giorno e la fatica è tanta, non raccontiamoci le favole!”
In realtà la scienza negli ultimi anni ha posto l’attenzione sul modo in cui le persone percepiscono il proprio tempo:
– come Kronos quando mettono attenzione prevalentemente allo scorrere del tempo;
– come Kairos quando la loro attenzione è rivolta ad evidenziare la qualità e la ricchezza delle azioni che agiscono nel tempo che scorre.
Dentro a questo sentire giocano ruoli determinanti fattori quali ambiente, cultura, genetica, ma una cosa è certa: i ricercatori hanno dimostrato come la dimensione Kairos sia molto più favorevole alla costruzione della propria resilienza, alla capacità di cogliere le opportunità e di adattarsi alle situazioni in modo creativo (Svanstrom, 2016; Wiggins et al, 2019). In altre parole, scegliere di scendere dalla ruota del criceto permette di gustare la vita in chiave emozionale e sensoriale, conferendo senso, significato e piacere a ciò che facciamo accadere.
Se stai vivendo i tuoi 350 giorni “ordinari”, in attesa di partire per la tua meritata vacanza, è tempo di sperimentare l’esercizio che trovi qui sotto per spostare l’ottica di ciò che stai facendo in modalità Kronos nella dimensione del Kairos.
Fai così:
– questa sera con il tuo quaderno vicino (quello dove scrivi i tuoi pensieri, dove raccogli i sogni e i desideri, dove pianifichi le tue azioni) prenditi 10 minuti di tempo tutti per te. Inizia da un respiro e poi porta la mente e il cuore in vacanza, nel posto più bello che conosci o che sogni.
Respira l’aria che in esso aleggia, sintonizzati sulle sensazioni che il luogo ti dona. Per 5 minuti rimani dentro a quel sentire mentre passi in rassegna alcune semplici esperienze che ti portano in uno stato di benessere e relax che lì potresti vivere.
– Trascorsi i primi 5 minuti, passa alla seconda fase dell’esercizio: sul tuo quaderno scrivi la lista di 5 o più “KairosActions” della durata di 1 minuto che hai appena immaginato, che ti donano tanta soddisfazione ed energia, che senti come balsamo dei momenti speciali (non pensare a cose impossibili, potresti ad esempio immaginare qualcosa che ti fa piacere o che fa piacere ad una persona cara oppure, attraverso la tua foto sorridente, ripercorrere i ricordi di quei giorni).
– Per tutta la settimana allo scadere di ogni ora (fallo almeno 5 volte per giorno) dedica 1 minuto a te stesso; qualunque cosa tu stia facendo, interrompila se puoi (se non puoi nell’immediato, demanda l’attività al primo minuto disponibile per te) e ripeti questo rituale:
parti da 2-3 respiri che rallentano il ritmo, ascolta la calma del Kairos che ti avvolge;
quando la percepisci, lanciati nel tuo JoyTime e poni in atto (se possibile fisicamente se no con l’immaginazione) una alla volta, le 5 cose speciali che hai scritto nella tua lista;
al termine di ogni minuto ascolta il tuo cuore, senti come quel tempo l’ha scaldato e come ti ha donato un piccolo break dalla corsa sulla ruota del criceto;
termina un selfie che evidenzi il tuo sentire, la tua gratitudine; salvalo nella tua galleria fotografica e ritorna alle tue attività. Allo scadere dell’ora successiva dedicati un altro intervallo, continua l’azione fino a quando avrai vissuto i 5 momenti del giorno;
ogni sera fai un collage di queste foto e custodiscile in una cartella dedicata, per riguardarle quando hai bisogno di una ricarica di positività e di benessere.
Scegliere di vivere il Kairos ogni giorno attiva la capacità di apprezzare l’istante, di rendere straordinario ciò che la mente ha standardizzato e reso routinario, di attivare la fonte del benessere mentre accendi azioni di bellezza. E poi hai osservato il tuo viso? Hai preso consapevolezza di come esso cambia mentre vivi istanti sereni? Hai pensato a come il tuo corpo possa costruire passi di salute in questo modo?
È proprio così: negli studi scientifici del settore (Emmons e McCullough, 2003; White et al, 2017) i ricercatori hanno dimostrato che porre attenzione a ciò che riteniamo bello e significativo per noi e per le persone che vivono intorno a noi può migliorare il nostro benessere emotivo e la nostra qualità di vita.
Riassumendo possiamo affermare che l’azione in chiave intenzionale può cambiare la biochimica e il sentire del corpo. Che sia effettiva o immaginaria, sperimentata in prima persona o semplicemente osservata, grande o piccola non importa: ciò che fa la differenza è l’intenzione e la determinazione nel farla accadere. E allora, basta subire gli eventi delle giornate, parti col piede giusto e vivi in modalità “vivo in vacanza 365 giorni l’anno” per assicurarti ogni giorno la giusta dose di ormoni del benessere.
Scegli con noi di cercare la soddisfazione dell’ordinario e la bellezza in esso racchiusa con “5 azioni e 5 selfie ogni giorno” e postale sui social per tutto il mese di agosto con l’#giornifeliciselfie.
Sorriso dopo sorriso, selfie dopo selfie, azione dopo azione il nostro tempo avrà il sapore della vacanza, il nostro corpo sarà ricco di sostanze benefiche e le nostre relazioni saranno dotate di quello charme che solo la soddisfazione e la serenità possono far germogliare. Ti par poco?
Un’ultima cosa: a te, che ancora non puoi programmare la tua vacanza perché sei famigliare accanto al tuo caro che vive una fragilità, voglio segnalare una serie di articoli che ti aiuteranno ad approfondire l’argomento e a entrare di più nella dimensione del Kairos sul Blog di Sente-mente
(https://letiziaespanoli.com/andare-in-vacanza-con-la-persona-che-vive-con-demenza/)
Allora: pronti, partenza e vacanza sia!