Zio Paperone – DAL LIBRO “ IL FUMETTO. LE SUE ORIGINI E LA SUA DIFFUSIONE IN ITALIA “ DI DARIO FONTANA

Paperon de Paperoni è stato il primo dei tanti personaggi creati da Carl Barks il grande
disegnatore delle avventure di Paperino e soci che sarà conosciuto dai lettori come
“l’uomo dei paperi”
.
Compare nelle storie Disney in Il Natale di Paperino sul Monte Orso pubblicata negli Stati
Uniti nel novembre del 1947 e presentata in Italia sul Topolino ancora nel formato giornale
solo quattro mesi dopo.
Uncle Scrooge Mc Duck, ecco il nome originale di Paperone, ci viene presentato come un
vecchio iroso e avaro, pieno di soldi e poco tenero nei confronti del resto della famiglia dei
Paperi che lui pensa sia composta da individui che vogliono sfruttare le sue ricchezze. Il
modello per il personaggio è Ebenezer Scrooge l’avido protagonista del Canto di Natale di
Charles Dickens.
Grande imprenditore, importante finanziere, facoltoso banchiere che ha uno spiccato senso
degli affari il papero più ricco del mondo è il protagonista di storie indimenticabili.
Quando il Topolino formato giornale si trasforma nell’attuale formato libretto nel 1949 fra
le storie del numero uno c’è Il segreto del vecchio castello, presentato a puntate, che
entusiasma i lettori e fa diventare molto popolare la figura di Paperone. Il vecchietto
astioso e iracondo della prima storia diventa qui particolarmente bonario con il nipote
Paperino e con i nipoti di lui Qui, Quo e Qua quando li coinvolge nella ricerca del tesoro
della famiglia nascosto in un vecchio castello scozzese appartenente al duca Quaquarone
de’ Paperoni. Qui veniamo a sapere che Paperone è di origine scozzese appartenente al
Clan de’ Paperoni e quindi comprendiamo la sua predisposizione al risparmio che spesso
diventa avarizia.
I cinque paperi sono affrontati da un “fantasma” che vuole spaventarli affinché fuggano dal
castello. Dopo varie peripezie scopriranno che il “fantasma” è un famoso ladro che voleva
impadronirsi del tesoro e che aveva rinvenuta una formula che faceva diventare invisibile
tutto il corpo all’infuori dello scheletro che proiettava la sua ombra.
È nelle storie lunghe di circa 30 pagine come queste che Carl Barks tocca i vertici della sua
arte. Dopo le due storie citate ne crea un’altra che lascerà il segno nella nostra memoria:
Paperino e la scavatrice.
Paperino si dimentica di spedire la lettera dei nipoti a Babbo Natale nella quale chiedevano
in dono una scavatrice. Paperino corre dallo zio a chiedere in prestito il denaro per
comprarne una e fra i due si ingaggia una gara per ottenere la riconoscenza dei nipoti. In
questa occasione Paperone si mostra particolarmente disposto a spendere denaro per
accontentare i nipoti. Il problema sarà risolto da Babbo Natale che porterà in dono ai tre
birbanti un modellino di scavatrice. Loro desideravano un giocattolo e non una reale.
Il denaro dello zio è accantonato soprattutto in moneta metallica nella quale il nostro ama
fare il bagno, gettandosi da un trampolino nell’enorme quantità di monete che possiede,
come fossero acqua dove si diletta a fare delle evoluzioni. La cassaforte dello zio è un
enorme deposito di forma cubica posto sulla cima di una collina (la collina
Ammazzamotori), in bella mostra. In questo edificio ci sono dodici ottilioni di dollari che
lo fanno diventare il papero più ricco del mondo.
Questo deposito diventa l’obiettivo di una banda di ladri: la Banda Bassotti. Dei cani
antropomorfi che, tutti uguali, portano sul viso una mascherina e appesa al collo una
targhetta con un numero, come si usava nelle prigioni di una volta, e questa è l’unica cosa
che li differenzi fra loro.
Il deposito comparirà per la prima volta in Paperino e la ghiacciata dei dollari nella quale
per difendere il tesoro di Paperone dall’assalto della Banda Bassotti che lo attaccano con
delle scavatrici Paperino suggerisce allo zio di riempire il deposito d’acqua, ma un
improvviso abbassamento della temperatura rende il tesoro un blocco di ghiaccio e i
Bassotti possono rubarlo armandosi di scalpelli. La storia si conclude con uno dei tanti
inseguimenti che Paperone farà nei confronti di Paperino nel tentativo di punirlo.
Le storie di Paperone lunghe o brevi sono tutte godibili; mostrano nel tempo un cambio del
carattere del personaggio.
Duro di cuore, avido e diffidente lo è diventato a causa delle varie esperienze che ha
raccolto in tanti anni in giro per il mondo sempre nel tentativo di diventare ricco.
Finalmente arriva al suo obiettivo nel Klondike dove si mette a vendere attrezzi per
minatori finché non resta vittima di un imbroglione che gli porta via tutto. Allora diventa
lui stesso un minatore e trova un’enorme pepita d’oro che lo ripaga dei suoi sacrifici. Nel
saloon della città vicina alla sua concessione incontra Doretta Doremì, una cantante di cui
si innamorerà. La relazione non si realizzerà mai a causa di diversi avvenimenti che
convincono Paperone a lasciare il Klondike. Da anziani, in un’altra storia, i due si
rincontreranno e riaffioreranno gli antichi amori e le relative nostalgie, ma anche questa
volta Doretta e Paperone si allontaneranno l’una dall’altro.
Durante la sua vita da ultra ricco oltre alla Banda Bassotti Paperone incrocerà altri
avversari come Cuordipietra Famedoro, un concorrente imprenditoriale che odia il nostro
cordialmente ricambiato.
Altro aspirante alla ricchezza assoluta è John D. Rockerduck, un papero nato ricco che
disprezza Paperone. Diventa l’avversario principale del riccone.
Non dimentichiamo Amelia, la strega napoletana che vive sulle pendici del Vesuvio che
farà di tutto per impadronirsi della numero uno di Paperone, cioè quella moneta con cui lui
ha dato inizio alla sua immensa ricchezza.
Fortunatamente trova anche dei collaboratori che lo aiutano a superare i problemi e a
sconfiggere tutti coloro che vogliono impadronirsi delle sue ricchezze. Oltre ad Archimede
Pitagorico e Pico dePaperis potrà fare sempre affidamento su Qui, Quo e Qua e il nipote
Paperino che spesso gli combina dei guai.
Paperon de Paperoni è quindi un personaggio a tutto tondo magistralmente caratterizzato
dal suo inventore Carl Barks.

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