Perché parlare in dialetto può essere utile per contrastare il deterioramento cognitivo – del dott. Mauro Cauzer, psicoterapeuta
L'articolo della dott. Annapaola Prestia su “ L'utilizzo del dialetto come stimolo cognitivo e strumento di benessere per l'anziano “ suggerisce come il dialetto possa essere una componente delle varie strategie di intervento per rallentare il declino cognitivo,...
La cura farmacologica delle alterazioni cognitive e comportamentali – del dott. Ferdinando Schiavo, neurologo dei vecchi
LA GRANDE DELUSIONE Alcuni consigli da ascoltare, poche regole da rispettare per conoscere i limiti, i paradossi e i compromessi della cura farmacologica dei DCC ( Disturbi Cognitivo Comportamentali ), poiché senza informazione e formazione, è probabile che non si...
Quanto dobbiamo occuparci dei nipoti?
Si calcola che in Italia ci siano più di 12 milioni di nonni che si prendono cura dei nipotini e si valuta che il “baby-sitteraggio” gratuito dei nonni si traduce in un risparmio complessivo di 24 miliardi per le famiglie cui appartengono. In alcuni casi se non ci...
“Faccio bene o faccio male a far vedere la televisione al mio caro con demenza?” – di Claudio Scalzo, Daria Antonietti – équipe formativa de LA TV DEI RICORDI
In quasi tutte le case e in tutte le strutture residenziali la televisione è presente. Spesso usata più dai caregiver come sottofondo nelle loro attività quotidiane o con l’idea che la persona accudita non si senta sola. Avere accesa una televisione nello spazio in...
VIAGGIO NELLA QUALITA’ DEL NON FARMACOLOGICO APPLICATO ALLE DEMENZE – del dott. Filippo Bergamo, IPAV Venezia
Sul tema delle persone che vivono con demenza ed in particolare delle persone anziane che vivono con demenza si è scritto, si scrive e si scriverà ancora molto. I motivi di questo scrivere sul tema sono dati dal fatto che non abbiamo ancora cure significative, che la...
Il reparto di Geriatria che vorrei – di Andrea Fabbo , Direttore socio-sanitario AUSL Modena, già direttore della UOC di Geriatria- Disturbi Cognitivi e Demenze della stessa AUSL, responsabile Progetto Demenze per la Regione Emilia- Romagna, vicepresidente nazionale SIGOT (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio).
L’invecchiamento della popolazione è un dato di fatto con cui confrontarsi essendo attualmente l’Italia il paese più vecchio d’ Europa ed il secondo paese più vecchio al mondo dopo il Giappone. : le persone che hanno superato i 65 anni di età nel nostro paese sono 14...
L’ambiente, il cibo e lo stile di vita, i farmaci e le mine vaganti nella prevenzione della fragilità e delle demenze – del dott. Ferdinando Schiavo, “neurologo dei vecchi”
Nello scenario attuale dominato dall’invecchiamento della popolazione mondiale e nel caso specifico di quella italiana, le malattie neurodegenerative stanno assumendo, tra le patologie emergenti, una forte rilevanza sanitaria, sociale, assistenziale, economica. L’età...
IL DECALOGO DELLA MALA ASSISTENZA – di Giorgetta Dorfles
Chi arriva al ricovero in una Casa di Riposo è già sulla strada della mancanza di autosufficienza, o per lo meno presenta una debolezza fisica e mentale che si traduce in decadimento delle capacità motorie, della vista, dell’udito, dell’attività cognitiva. E’ dunque...
Alzheimer e deficit cognitivo: potresti cercare di non aggiustarmi? – di Letizia Espanoli,esperta e formatrice di organizzazioni
“Sto facendo il pieno della gratitudine in questi giorni, mi sento come se questo fosse il mio tempo, finalmen- te, dopo aver trascorso la mia vita a fare cose per gli altri, mettendo sempre loro davanti a me stessa, ho la sensazione che stia tornando tutto e che...
CRESCERE IN RSA? di Stefano Serenthà, medico geriatra e formatore www.exameron.it
L’immagine che immediatamente associamo a una RSA non è certo collegata con la crescita. D’istinto ai più vengono in mente anziani che vanno lì a morire e operatori poco motivati che non hanno trovato un lavoro migliore… E’ troppo brutale? Eppure, se chiedete in giro,...